Il digiuno di dialogo e' il primo atto di una comunicazione non verbale, la prima "frase" pronunciata con il proprio corpo affamato invece che con la bocca.
La "frase" di risposta da parte dell'interlocutore designato del digiuno puo' essere, in alternativa:
- fare quello che viene richiesto (altra comunicazione non verbale)
- affermare pubblicamente di non volerlo fare
Entrambe le risposte sono accettabili e gradite, poiche' comunque portano alla chiarezza.
Entrambe le risposte credo che portino all'interruzione del digiuno, poiche':
- continuarlo in caso di risposta positiva sarebbe privo di senso
- continuarlo in caso di risposta negativa sarebbe un tentativo non ortodosso di obbligare l'interlocutore a fare quello che vuole il digiunatore, il quale non vuole imporre le proprie regole ma invita l'interlocutore a rispettare le regole che lui stesso si e' dato