Grosseto, cronaca
La Nazione del 20/08
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occhiello: i radicali accusano il Cavaliere di non rispettare i patti elettorali
titolo su tre colonne: Non mangiano da quattro gironi. Vogliono i soldi di Berlusconi
testo: Non mangiano da quattro giorni, per contestare Silvio Berlusconi. In Toscana sono più di 150 i radicali che hanno iniziato un "digiuno di dialogo", come lo chiamano, per costringere il Cavaliere ad onorare la firma dell'accordo che sottoscrisse Pannella in vista delle ultime elezioni. La Lista Pannella non si sarebbe presentata alle elezioni del 21 aprile 1996 ed avrebbe invitato i suoi sostenitori a votare i candidati del Polo, ed avrebbe avuto una contropartita a suon di soldoni.
Secondo i radicali che hanno iniziato lo sciopero della fame, la Lista Pannella ha mantenuto la sua parola, ma Berlusconi non ha sganciato una lira.
Dal che la protesta, alla quale in provincia di Grosseto hanno aderito in tre: l'ex sindaco di Castiglione, Massimo Emiliani (andato avanti un paio di giorni, forse riprenderà il digiuno questa settimana), Anna Rita Dingacci di Follonica e Filippo De Martino di Grosseto.
"Vogliamo che Berlusconi rispetti la sua firma", spiega De Martino, presidente provincaile dell'Arpa (associazione radicale pensiero e azione) sorta all'indomani delle elezioni.
"Ho iniziato lo sciopero della fame quattro giorni fa -dice De Martino- e vado avanti con un paio di cappuccini al giorno. Oltre all'acqua in quantità, ed allo zucchero." Per la verità gli altri radicali che stanno digiunando -come ci spiega Anna Rita Dingacci di Follonica- si nutrono con tre cappuccini al giorno, ma per De Martino si sono verificati dei problemi di allergia ai latticini che consigliano di diminuire la quota.
In questi primi giorni di digiuno sia Filippo De Martino che Anna Rita Dingacci hanno già perso tre o quattro chili di peso. Non poco.
"La mia intenzione è di andare avanti ad oltranza", dice senza esitazione Filippo De Martino. Ad oltranza, che cosa significa? "Almeno per tutta questa settimana" puntualizza De Martino. "O comunque fino a quando Pannella non ci dirà di smettere. Ecco, per essere precisi smetterò solo quando lo dirà Pannella -insiste- e mi auguro che Berlusconi venga a sapere di questo digiuno e si decida di onorare l'accordo sottoscritto".