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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 24 agosto 1996
DIGIUNO E INIZIATIVE

COMUNICATO STAMPA

DIGIUNO DI DIALOGO CON IL POLO DELLE LIBERTA'. NONO GIORNO.

L'ON.PARENTI NON SA COSA DICE. INTERVENTO DI VINCENZO DONVITO, COORDINATORE REGIONALE DEI CLUB PANNELLA.

Firenze, 23 agosto 1996. Vincenzo Donvito, coordinatore regionale dei Club Pannella-riformatori, anch'egli al 9· giorno di digiuno di dialogo con il Polo delle Libertà, come i sui compagni grossetani Filippo De Martino e Annarita Dingacci, avendo letto le dichiarazioni dell'on.Parenti sulla stampa locale, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Leggo che l'on.Parenti avrebbe detto che la vicenda che ci vede in digiuno di dialogo da nove giorni, sarebbe economica e non politica; una sorta di storia di soldi tra Pannella e Berlusconi.

Dopo nove giorni di digiuno, quel che dice l'on.Parenti è fortemente offensivo, nei nostri confronti quanto di quelli degli elettori del Polo che le hanno consentito di essere dov'è. Decine di comunicati stampa, articoli di giornali, ore di trasmissione a Radio Radicale (che la Parenti ha più volte sostenuto di ascoltare, tant'è che in campagna elettorale ha dato anche un contributo di 1 milione di lire), e la deputata di Grosseto non è informata? Penso sia un suo dovere preciso quello di informarsi su cosa succede, presso i suoi alleati quanto presso i suoi elettori. E la vicenda è in modo diverso da come lei la prospetta.

Non solo, ma la sua ignoranza è grave. Perchè ciò che è in gioco è la credibilità degli eletti verso i propri elettori. E mi risulta, come agli altri elettori del collegio di Grosseto, che la Parenti abbia chiesto e ottenuto voti su un programma politico di alternativa federalista e liberale che prevede una riforma americana del nostro sistema, a partire dalla riforma elettorale in senso uninominale a terno unico. E nello stesso tempo mi risulta che l'on.Parenti in Parlamento stia tenendo in materia un comportamento consociativo e attendista, delegando di fatto l'iniziativa alla maggioranza dell'Ulivo.

Questa è la realtà. E se l'on Parenti cerca di non affrontarla cambiando le carte in tavola, è bene che siano i suoi elettori -e noi fra questi- a giudicarla e a tenerla nel giusto conto.

E' una differenza di metodo su cui si gioca la credibilità delle proprie proposte politiche. Noi siamo quelli che rispettiamo le regole e i patti, e se vogliamo cambiarli cerchiamo di chiarirlo con chi li ha siglati con noi, e di questo ne siamo talmente convinti che stiamo digiunando da nove giorni per meglio farci ascoltare dal nostro interlocutore. L'on.Parenti ha altri metodi, e non mi interessa quali. Leggo solo che se ne sta lavando le mani, aspettando le mosse dei suoi dirigenti nazionali. E la verità? La lealtà? il Diritto? Roba da campagna elettorale per prendere anche i voti dei riformatori, oltrechè quelli degli allocchi? Non so, ma sembra di sì."

 
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