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Conferenza Movimento club Pannella
Cesaretti Laura - 27 agosto 1996
Roma, 27 agosto

PANNELLA E LA SINISTRA:

SPINI, BARBERA, EVANGELISTI, CAZZOLA, PISTONE

Radio Radicale ha interpellato alcuni esponenti del Centro-sinistra sull'appello alle sinistre lanciato da Emma Bonino. Ecco una sintesi delle loro dichiarazioni:

VALDO SPINI,

Laburista, Presidente della Commissione Difesa Camera

"Più volte ho detto a Pannella che mi sembrava fuori luogo nel Polo. Ho sempre pensato che il ruolo dei radicali fosse quello di solecitare e provocare la sinistra italiana. Lo vedevo meno nei panni di stimolatore del polo di destra... Non è casuale che oggi Pannella si accorga che la collocazione più naturale per i radicali è senz'altro nello schieramento del centro sinistra.

Sui temi transnazionali il dialogo è assolutamente possibile, e va cominciato.

Non condivido invece l'idea di mettere in mora il Parlamento puntando tutto sui referendum. Ma sui singoli temi referendari si possono trovare delle convergenze."

AUGUSTO BARBERA,

Costituzionalista, del gruppo "Amici di Liberal"

" Giudico questo appello interessante, anche se in contraddizione con il dialogo col Polo che prosegue.

Credo che così il movimento radicale rientri nel suo naturale alveo normale: ho trovato sempre incongrua l'adesione al polo di centro destra. Se c'è un ritorno di dialogo a sinistra quindi ben venga, viene superata un'anomalia degli ultimi anni.

Non nego che la sinistra abbia anche avuto un ruolo conservatore in alcuni casi, ma la funzione dei radicali è appunto quella di pungolo critico dall'interno, introducendo a sinistra elementi nuovi di libertarismo.

Emma Bonino ha indicato il terreno su cui il dialogo è più facile e immediato: quello della politica estera. La convergenza con la sinistra già c'è: europeismo, pena di morte , cooperazione col Terzo Mondo. Molte cose possono essere fatte insieme su questo fronte. Mentre su quello dei 20 referendum è più difficile, proprio per l'impostazione di politica liberista datagli dallo stesso Pannella. C'è senza dubbio convergenza su alcuni temi, ma sulla strategia complessiva no."

FABIO EVANGELISTI,

deputato Pds

" Temo che questa apertura sia arrivata fuori tempo massimo. Nello scenario bipolare di cui Pannella è stato uno dei più attivi promotori, una inversione di tendenza dopo l'inizio della legislatura mi sembra una mossa più propagandistica che concreta.

Lo dico con rammarico, perchè ho spesso guardato con simpatia alle iniziative radicali, e ricordo di aver scritto personalmente a Pannella, quando Occhetto lanciò la svolta, perchè portasse il seme radicale in quel dibattito verso la nuova 'Cosa'.

All'interesse iniziale non seguì nulla, e con rammarico ho visto un progressivo scivolamento verso le posizioni più reazionarie.

Se questa apertura alla sinistra è fondata, riflettuta e seria credo possa dare frutti, anche se non nell'immediato."

GIULIANO CAZZOLA,

ex segretario confederale Cgil

"Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quel che perde ma non sa quel che trova... Quello che Pannella perde sul versante del Polo non è un granchè, ma quello che trova a sinistra è anch'esso parecchio deludente.

La sinistra è prigioniera di ceti conservatori, i più fervidi difensori della spesa pubblica, incapaci di capire la società moderna, e quindi riesce solo a pensare in termini di statalismo, fisco, ridistribuzione di risorse che non ci sono più.

D'altro canto però l'Italia ha un centro destra impresentabile.

Questa sinistra avrebbe bisogno di un riformatore liberale come Pannella, ma credo faccia fatica a renderesene conto: come i Siciliani del Gattopardo, anche la sinistra non cambierà mai perchè pensa di essere perfetta, e che anche i suoi errori siano stati necessari..."

GABRIELLA PISTONE,

deputata di Rifondazione Comunista

" Molti dei temi propri del movimento dei club Pannella e più in generale dei radicali sono temi che hanno profondamente attraversato la sinistra e che invece non vedo recepiti dalla destra. Certo ci sono anche cose che ci dividono profondamente, ma su molte battaglie di libertà e di diritti ci siamo trovati insieme. In passato ci sono state divisioni anche dure tra di noi, e probabilmente ne abbiamo tutti la colpa, ma se alcune permangono come nel caso della politica economica, per quanto riguarda le battaglie di libertà le convergenze ci possono sicuramente essere e per quanto mi riguarda la mia disponibilità al dialogo è piena."

 
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