Al Polo delle Libertà
responsabili della Toscana
Firenze, 28 agosto 1996
Cari amici,
spero che questa sia l'ultima lettera che vi scrivo, perchè oggi è il 28 agosto: la data entro cui vi abbiamo chiesto di rispondere alla nostra richiesta di fissare un incontro tra la dirigenza del Polo e quella del nostro Movimento, per chiarire gli impegni politici su cui abbiamo, insieme, chiesto il voto agli elettori lo scorso 21 aprile: riforma federalista e liberale dello Stato e riforma del sistema elettorale in senso americano. L'impegno è stato firmato dal vostro Berlusconi e dal nostro Pannella, ma, dopo le elezioni è rimasto lì. E il vostro comportamento sulla bicamerale è l'esatto contrario di quel documento.
Ve lo abbiamo chiesto per quattro mesi questo incontro, e, visti i silenzi, siamo passati al digiuno di dialogo, che va ormai avanti da 13 giorni. Siamo centinaia in tutta Italia e ben 105 in Toscana. Lettere, fax. mesaggi con vari mezzi, anche articoli sulla stampa locale, ma voi niente. Zitti. Anzi rumorosi col vostro silenzio.
Ormai ho poco a dirvi. Il mio corpo, col suo digiuno. si è aggiunto ai mezzi di comunicazione che abbiamo in tanti usato verso di voi. Un vero peccato, credetemi. L'illusione delle elezioni politiche del '92, il tentativo dello scorso 21 aprile, potevano essere meravigliose occasioni di alternativa federalista e liberale nel Belpaese del consociativismo. Ma il vostro parlare col silenzio, ha creato sempre più un solco tra verità e volontà, allontanandovi non solo da noi, ma essenzialmente da quei milioni di cittadini che hanno riposto in voi le speranze e gli ideali per costruire un Paese più giusto, liberale e onesto.
Parole grosse? No, non credo. Sono parole dettate da chi, da ben 13 giorni, sta cercando di dialogare con voi usando solo la sua volontà, con quella nonviolenza che è sempre stata levatrice di benessere per tutti, quella nonviolenza che è sempre stata solo in grado di unire e non dividere, le coscienze quanto gli individui.
La giornata è ancora lunga, e un segnale lo aspettiamo ancora. Solo stasera a mezzanotte trarremo le conseguenze e decideremo sul da farsi. Ma, qualunque cosa succede, rimarrà sempre l'amaro in bocca: quello della non assunzione di cibo, e quella della constatazione della vostra insensibilità, ma non perchè noi "poverini" non mangiano -lo facciamo volontariamente e non perchè poveri o disgraziati. Però, siamo laici e libertari, davvero. E saremmo felici di brindare con voi alla ritrovata chiarezza. Ricordate: chiarezza di rapporti, e non condivisione di battaglie politiche; perchè è questo che vi chiediamo: solo lealtà.
Grazie dell'attenzione
VincenzoDonvito, coordinatore regionale dei Club Pannella-Riformatori