Ma per fortuna c'e' una persona come Marco Pannella per laquale il tanto peggio tanto meglio non e' mai una soluzione, e che ha questa incredibile e a volte inspiegabile carica vitale che sa risvegliare in noi le "ragioni" del nostro essere radicali. Non perche' e' il leader e dunque "dobbiamo" continuare a combattere. Sarebbe da idioti. Ma semplicemente perche' in lui c'e' questa tensione politica che non lo abbandona mai e quando senti nelle sue parole la profonda convinzione che ora piu' che mai bisogna agire e non mollare, ti senti un verme e riprendi immediatamente quota :-)E' esattamente quello che mi e' successo oggi. Ero scoraggiata e tentata di abbandonare la mia militanza attiva, ma e' durato un momento. Un momento di una tristezza infinita perche' mi sono sentita rassegnata e inutile. Quando penso che si sentono cosi' tutti coloro che mugugnano e non fanno niente per cambiare le cose....
E poi ho acceso la radio e ho sentito che i miei compagni continuavano ad organizzare il digiuno a staffetta "contro ogni inciucio" e contro la partitocrazia, e poi ho sentito Marco che ci faceva notare quanto, per esempio, il passaggio di Michele Santoro dalla Rai alla Mediaset fosse significativo e preoccupante (sono mesi e mesi che Marco stesso lo prevedeva questo passaggio....)
Mi sono sentita molto meglio e pronta a ripartire. La lotta e' dura, anzi e' sempre piu' dura. Ma noi dobbiamo avere la forza di resistere (la nostra "resistenza"...) e non lasciarci sommergere da questa ondata di superficiale e facile menefreghismo che tutto sfascia e poi tutto divora.