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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Paolo - 30 agosto 1996
Digiuno anti-inciucio, nonviolenza. Proposta.

Approfitto e colgo queste ore e questi giorni di rilancio della iniziativa di digiuno collettivo aperta da così tanti militanti del Movimento dei Club per formulare una proposta, con alcune brevi premesse.

In verità il digiuno inquadrato in una strategia nonviolenta è sempre - necessariamente - automaticamente, direi - azione fondata sulla volontà di dialogo. Il Digiuno iniziato il 15 agosto scorso era un digiuno di vertenza, teso, usando forme di azione nonviolenta e quindi di dialogo, ad aprire un dialogo istituzionalizzato. Se una iniziativa nonviolenta è sempre, in quanto tale "di dialogo", il digiuno iniziato il 15 agosto era un digiuno di vertenza PER il dialogo, per aprire o riaprire una sede di dibattito.

- Spesso le parole stesse di Nonviolenza e Digiuno risultano equivalenti, nell'uso che se ne fa. Non sono invece fungibili. Nonviolenza è una cosa, digiuno è un'altra cosa, ché può darsi benissimo che una astensione dal cibo per ragioni politiche non sia una forma di azione nonviolenta.

In questo caso non c'è dubbio che la iniziativa del digiuno collettivo di così numerosi compagni abbia costituito e costituisca una forma alta e forte di azione politica, e di azione politica nonviolenta.

Nel farne tesoro e nel rilanciarla, l'azione politica nonviolenta e condotta con metodi nonviolenti, a me sembra opportuno utile necessario darle altri connotati e strumenti, per varie e diverse ragioni e scopi. Tutti riconducibili al rafforzare, rilanciare e far tesoro di una splendida iniziativa.

Per fare tesoro della forza acquisita dal digiuno iniziato il 15 agosto, per investirne e incrementarne la forza e le energie.

Vi è almeno una tecnica e una forma di iniziativa politica di durata che non è stata dalla politica radicale mutuata da alcuno e da alcuna parte, ed è il cosiddetto Walk-around. Vi è una tecnica, ancora, che viene definita del "pedinamento ossessivo", e che consiste nel costantemente mostrarsi, ovunque e sempre, all'interlocutore con il quale sia aperta una vertenza politica: mostrarsi a lui e seguirlo, essendo costantemente e ovunque silenzioso memento. Questa ultima forma è oggi impraticabile, in senso tecnico: chi si muova con scorte e auto veloci o elicotteri è ben difficile da pedinare. Tuttavia soccorre, in questa proposta, avere evocato questa tecnica, per farne meglio comprendere il senso.

Credo che alla iniziativa del digiuno a staffetta debba aggiungersi quella di un organizzativamente ambizioso camminare giorno e notte, 24 ore su 24 toccando a Roma, seguendo un percorso definito, le sedi di tutti i partiti e quelle parlamentari.

Fu nel 1980 che la tecnica del walk-around fu concepita e attuata. Un piccolo gruppo di antimilitaristi nonviolenti radicali iniziò a camminare giorno e notte intorno al Ministero della difesa italiano per chiedere la chiusura del lager militare di Gaeta. Era il momento finale di una questione aperta da anni, cui quel gruppo diede la spallata finale. Dopo pochissimi giorni il Ministro della Difesa di allora convocò i camminatori per annunciare loro che il famigerato carcere sarebbe stato definitivamente chiuso entro pochi mesi; e alla data annunciata il lager fu effettivamente chiuso. Fu in verità abbastanza facile, grazie agli anni di campagne dai radicali e dagli antimilitaristi condotte.

Nel 1982, poi, lo stesso gruppo di compagni diede vita ad un walk-around che durò un mese, e che consisté nel camminare giorno e notte, 24 ore su 24, intorno a Montecitorio, durante tutto il dibattito parlamentare su finanziaria e Bilancio dello Stato, contro le spese militari. La iniziativa si concluse con un blocco fisico dell'ingresso di Montecitorio, effettuato da circa 30 di noi, represso molto molto duramente da Polizia e Carabinieri, a suon di calci e pugni, e le cui conseguenze giudiziarie non sono ancora del tutto chiuse (esiste pure, in proposito, una pur mediocre letteratura).

Ma a parte questo...

La cosa è molto complessa dal punto di vista organizzativo. Reggere - magari per diverse o parecchie settimane, come fece quel gruppo di noi nell82 - una presenza in strada coprendo le 24 ore, e quindi alternandosi nel cammino in turni ragionevoli, magari digiunando, è impegno gravoso da tutti i punti di vista. Ma recherebbe vantaggi consistenti, e un sostegno anche di visibilità al digiuno collettivo a staffetta.

Toccando tutti i partiti e le Camere, giorno e notte, essendo costante memento e pedinamento. Contro l'inciucio (o inciuscio - come avrebbe probabilmente trascritto Pasolini) e la partitocrazia, le bicamerali e le Costituenti, per la riforma e i referendum..........

Qualche piccola annotazione tecnica, prima di alcune brevi e banali noterelle politiche.

Una iniziativa di questo tipo va preparata con cura particolare, perché è tecnicamente complessa, e molto faticosa. Ma consente di avere una continuità sulla quale innestare iniziative e azioni di vario tipo. Si tratta di una iniziativa da tenersi a Roma, ma in tutta Italia concependo che alcune giornate siano gestite e occupate da compagni di altre città, nei fine settimana, prevedendo che i compagni che vengono da fuori Roma vengano ospitati dai compagni residenti a Roma. Possono certo concepirsi "brani di W-a in altre città, per alcuni giorni e alcune ore, anche fisse, che partano da un tavolo-base.

Non proprio marginalissimo sarebbe, a mio parere, dotarsi di cartelli diversi dai soliti; sostituendo ai sandwich cartelli fissati su stecche di legno, alti, all'americana, per capirsi.

Sempre giorno e notte, 24 ore su 24, va tenuta aperta una base, un grosso tavolo che sia punto di riferimento per i giornalisti come per i camminatori. Una base sul percorso, naturalmente. Appoggio logistico indispensabile.

Consente, questo tipo di iniziativa, una percezione chiara dei connotati e degli interlocutori politici della politica del Movimento. Insomma aiuta credo tutti noi. E sostiene il digiuno, e la sua crescita. Consente un contatto almeno di volantino con una notevolissima quantità di persone.

Rende chiarissimo chi siano gli interlocutori/controparti della politica in atto da parte del Movimento. E aiuta il digiuno nel confermare e affermare i connotati politici della sua nuova fase, possibile e addirittura concepibile soltanto grazie alla splendida iniziativa partita il 15 agosto.

 
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