Condivido il "sentimento" interno al messaggio di Laura Terni.Mi sembra cioè che questo sia uno dei momenti più drammatici della vita del MOvimento,
quello in cui sembrano chiudersi tutti gli sbocchi di una politica matrice.
Il seguito di appelli al dialogo rivolti d Ü
dal Movimento, prima, ancora e strenuamente, al Polo, poi alla società civile con la richiesta di dieci milioni, poi alla Lega, e infine alla sinistra, sono quasi la dimostrazione di un teorema, l'esaurimento logico di tutte le possibilità.
FRancamente non riesco a vedere margini di trattativa con la sinistra (spero ovviamente di sbagliarmi), un po' per le ragioni che forniva eri (logiche di fazione e di appartenenza, difesa di posizioni di potere ere all'interno dell'Ulivo che potrebbero essere minacciate dall'ingresso dei Riformatori), ma anche per il diffuso spirito illiberale che lì vige (e che si manifesta ad esempio nel rifiuto dello strumento referendario).
Ciò considerato, non saprei proprio dire cosa fare. UN grande scrittore ammoniva:"Quando ci si accorge di non essere più ascoltati bisogna tacere".
Ma d'altra parte, no certo, il mondo ci vuole e non lo sa.
G.C.
N.B.:E' saltata qualche parola scrivendo on line. "eri", ad esempio, sta per Cavalieri, ecc.