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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 3 settembre 1996
Lettera di Marco Pannella al direttore de 'Il Giornale' pubblicata a pag. 4 da 'Il Giornale' il 3 settembre 1996

PANNELLA: VORREI SCRIVERE UN LIBRO SUL 'CORRIERE'

Il leader riformatore: ho molta documentazione, aiutatemi a pubblicarla

Caro direttore,

oggi, sul Corriere della Sera, quasi una pagina intera sul 'Golden Share', sulla legge 474. Ci si informa di che si tratta, delle posizioni e delle riflessioni di tanti, dalla Consob a Rifondazione comunista, al 'senatore dell'Ulivo' De Benedetti, insomma la 'Golden Share' e' importante. E' allo snodo delle privatizzazioni, della creazione del mercato in Italia.

Avant'ieri, sempre sul medesimo giornale, l'articolo di fondo e' dedicato a Enel e al Golden Share. E si parte da una battuta di Chicco Testa, per auspicare almeno un po' di chiarezza tatcheriana in Italia.

Non manca, da quasi un mese, una puntuale attenzione alle intenzioni del ministro Flick di colpire il malvezzo degli arbitrati eseguiti da magistrati, ora auspicio anche dell'Anm, associazione nazionale dei magistrati. Commovente. Sappiamo tutto su intenzioni future, propensioni, riflessioni, presa di coscienza da parte di questa o quella forza politica.

Ma che il Movimento dei Club-Pannella, da piu' di due anni, aveva individuato su Golden Share e legge 474 (per abolirla), su Enel (secondo gli attuali auspici del suo nuovo presidente e dello stesso direttore del Corriere della Sera), sullo scandalo degli incarichi extragiudiziari dei magistrati (del quale gli arbitrati non sono che una minima espressione), nella piu' assoluta ignoranza del Corriere della Sera e - quindi - dei suoi lettori-sudditi, punti importanti e centrali di riforma, tanto da averne fatto oggetto di richieste referendarie, sottoscritte da 650.000 elettori italiani, e' fatto nemmeno menzionato. Eppure se oggi Parlamento, forze politiche, il giornale di Mieli si muovono, e' perche' quei referendum incalzano e, se possibile, vanno impediti. Per far questo nulla di meglio che ignorarli, farli ignorare, e ignorare, far ignorare il Movimento dei Club riformatori dall'infausto attuale appellativo dei 'Club Pannella'. Immaginate se si fosse trattato di 'Club La Malfa', di 'Club De Mita', di Club

Bossi o Pivetti, o magari Taradash o Pera, per non dire di Veltroni o Dini, Ariosto o Brusca.

Vi sono altri 27 referendum, piu' centrali, determinanti, urgenti di questi. Paolo Mieli ha fatto dedicare il decuplo dello spazio informativo a tre referendum minacciati en passant da Bossi, due dei quali gia' oggetto di nostre richieste, e comunque inconvocabili prima di due anni e mezzo dalla... minaccia, rispetto alle tre campagne referendarie che furono necessarie a causa della disinformazione d'acciaio per giungere al successo delle venti richieste nostre.

A chi gli faceva notare qualche incongruenza in proposito, il giovane direttore del Corriere della Sera ripeteva il suo disco, il suo delizioso alibi: 'Pannella e' un esibizionista e un vittimista. Vorrebbe sempre essere in prima pagina, anche se si scriva della situazione giapponese. Il Corriere e' sempre stato piu' che obiettivo nei confronti della politica del suo movimento, e sua...'

Da tempo vorrei aver modo e tempo di scrivere su Mieli e noi, su Mieli e la politica, su Mieli e il giornalismo, su Mieli e la sua resistibile ascesa, un pamphlet. Basterebbe, per la verita', stampare un po' di documentazione. Rivolgo un appello attraverso il suo Giornale. Quando ha voglia di darmi una mano a scriverlo?

 
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