Roma, 20 settembre 1996
"Sono stata molto lieta di accogliere l'invito e di venire a questo primo incontro formale con il Presidente del Consiglio Prodi.
Da Commissaria dell'Unione Europea e non, ovviamente, da Commissaria 'italiana' ritengo interessante e prezioso il giro d'orizzonte che così abbiamo potuto insieme compiere. Per mio conto ho tenuto a ribadire al Presidente Prodi la mia profonda convinzione che l'ingresso dell'Italia nel sistema della moneta unica sin dal suo primo momento costituisca una necessità operativa per il nostro Paese e per la stessa caratterizzazione del futuro immediato dell'Europa.
Mi sono anche permessa di sottolineare come l'utilizzo immediato degli 82mila miliardi di fondi strutturali europei (cui si è pertinentemente e autorevolmente riferito il Ministro Ciampi) appare non solo una preziosa opportunità, ma come uno strumento necessario nell'oggi per tentare di superare gli ostacoli di bilancio e politici che si frappongono alla nostra immediata adesione. Insomma, gran parte di questi fondi potrebbero e dovrebbero servire nella congiuntura del '97, e non a babbo morto o in modo comunque tardivo negli anni successivi.
Ho inoltre confermato al Presidente Prodi la mia disponibilità a secondare anche in questo l'Italia (e l'Europa) grazie alle facoltà ed ai doveri di intervento nei processi formativi delle scelte della Commissione al di là delle mie competenze istituzionali dirette, grazie al carattere di collegialità della Commissione stessa".