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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 22 settembre 1996
I) SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA DI EMMA BONINO

Roma, 22 settembre 1996

Noi reiteriamo il nostro invito a quanti nella sinistra italiana, e nel centro-sinistra, intendano darsi, o ridarsi, obiettivi politici antipartitocratici, liberali, liberisti, libertari, radicalmente riformatori, a manifestarsi, organizzarsi in un qualche modo. Dai laici, dai socialisti, dalle nuove formazioni corrispondenti all'evoluzione sociale e produttiva, noi attendiamo che sorgano non vecchie illusioni o corruzioni di potere ma lotte politiche e sociali, alternative, rivoluzionarie.

L'informazione italiana, l'amministrazione della giustizia e di ogni altro settore pubblico, sono il prodotto di una cinquantenaria cultura erede - e non alternativa - a quella fascista. Si scelgono non solamente i protagonisti, ma in particolare gli antagonisti, in tal modo annulando quelli dai quali puo' piu' direttamente sorgere la Riforma di un paese che non ne ha conosciuta alcuna mentre e' passato dalla controriforma fascista a quella partitocratica e corporativista. Cosi' questa informazione continua a sfornare le false alternative, i falsi "nemici" e pericoli: il "fascismo" di Almirante, il terrorismo, la corruzione e la mafia, oggi il "secessionismo"; di gia' abortito malgrado l'impegno e gli sforzi senza precedenti forniti per farne altro che una tragicommedia di filodrammatica di estrema periferia.

La "politica", il "potere", l'"informazione" continuano a rendere clandestine le lotte referendarie, e il concreto appuntamento riformatore dato dai venti referendum.

OLTRE 11 MILIONI DI VOLTE DEGLI ELETTORI ITALIANI SONO ANDATI, IN CONDIZIONI TECNICAMENTE PROIBITIVE, A SOTTOSCRIVERE E A FAR AUTENTICARE LE LORO RICHIESTE DI REFERENDUM. ABBIAMO RACCOLTO, NELL'OSTRACISMO, VENTI VOLTE OLTRE SEICENTOMILA ELETTORI SU ALTRETTANTI OBIETTIVI DI RIFORME. ENTRO DICIOTTO SETTIMANE LA CORTE COSTITUZIONALE DOVRA' PRONUNCIARSI SECONDO COSTITUZIONE O SECONDO LOGICHE VIOLENTE E ANTIDEMOCRATICHE DI REGIME.

E' MAI POSSIBILE CHE A "SINISTRA" NESSUNO, RIPETO: NESSUNO, COSI' COME A CENTRO-SINISTRA, SI INTERESSI SE NON PER RIMUOVERLO, NEGARLO QUESTO GRANDE APPUNTAMENTO POLITICO, SOCIALE, RIFORMATORE?

POSSIBILE CHE, A FRONTE DI INTERESSI DIRETTAMENTE TUTELATI ED ESPRESSI DA COLORO CHE IN QUESTI GIORNI SONO AL CENTRO DELLE INDAGINI DELLA MAGISTRATURA, INTERESSI CRIMINALI E FALLIMENTARI PER IL DIRITTO E LA DEMOCRAZIA, INTERESSI RADICALMENTE COLPITI DAI REFERENDUM, NESSUNO PENSI DI CONSENTIRE AL POPOLO DI MOBILITARSI?

L'"informazione" preferisce dedicare tre mesi ad organizzare, promuovere il "flop" del 15 settembre.

NOI DICHIARIAMO DI ESSERE PRONTI E DETERMINATI A SGOMBERARE IL CAMPO DEL SOGGETTO POLITICO "MOVIMENTO DEI CLUB PANNELLA - RIFORMATORI" CON LA FINE DI QUEST'ANNO SE, DA DOVUNQUE SORGA E SI PROPONGA UN PROGETTO LIBERALE, LIBERISTA, LIBERTARIO, "ANGLOSASSONE" NELLA RADICALITA' DEMOCRATICA, FEROCEMEMTE EUROPEO E FEDERALISTA, MORALIZZATORE E ANTIPARTITOCRATICO, VALORIZZATORE DEI REFERENDUM POPOLARI.

ALTRIMENTI DA NON VIOLENTI, PER LA VITA DEL DIRITTO E IL DIRITTO ALLA VITA ANDREMO FINO IN FONDO IN UNA LOTTA NECESSARIA PER AFFERMARE DEMOCRAZIA, EUROPA, GIUSTIZIA E LEGALITA'

II) Conferenza stampa di Emma Bonino con Marco Pannella e Paolo Vigevano

Roma, 23 agosto 1996

La Sinistra italiana e' oggi "al potere". Governa da sola o con forze organizzate di minore consistenza e rappresentanza le istituzioni ufficiali; la sua cultura ed il blocco sociale che la esprime e la produce sono pressoché ovunque dominanti, o comunque di grande peso e autorità. La sinistra, insomma, ha prevalso. La Destra italiana (o quanto meno quella politica) confligge con questa Sinistra ma non rappresenta attualmente ne' una alternativa di potere ne' un blocco sociale coeso e contrapposto. E tanto meno costituisce un pericolo reale, consistente, di autoritarismo e di reazione. Per molti versi, invece, sceglie di far proprio l'attuale sistema di potere e di regime, e di operare per l'essenziale al suo interno; all'interno, anche, dei suoi valori fondativi e della classe dirigente.

Da almeno sessanta anni le varie forze e le varie correnti di pensiero ed azione di Sinistra liberale, libertaria, liberista, liberalsocialista radicalmente antiautoritarie e non solamente antifasciste o anticomuniste o anticlericali antifondamentaliste sono state accusate di essere ''passate al nemico", se non di essere peggiori e piu' pericolose del nemico stesso. L'accusa di tradimento, con accenti ancor piu' morali che politici, ha accompagnato la vita e insidia la stessa memoria, tuttora, della Sinistra liberale, di quella libertaria, e dei democratici che scelsero nel contesto internazionale ed in quello nazionale in modo opposto alla sinistra comunista, socialista, frontista, e, successivamente, praticante unita' nazionali, compromessi storici o centro-sinistra organici, o la strategia politica che ha oggi portato a prevalere la Sinistra italiana nell'attuale assetto.

Non solamente dagli ultimi due o tre anni, ma dagli ultimi venti o trentanni, tranne brevissimi momenti, la storia politica dei radicali, prima, dei Riformatori, poi, e' stata ed é anatemizzata come nemica, espulsa da ogni concreto dibattito: ne e' testimonianza monumentale tutta la "letteratura" di quotidiani, riviste, libri, di dibattiti, festival, seminari della Sinistra, da "Rinascita" alle Feste dell'Unità di oggi, a o Micromega o perfino

"Liberal " . . .

Per la massima parte dei militanti del Movimento dei Club Pannella Riformatori, del CO.R.A., di "Nessuno tocchi Caino", dell'E.R.A. esperantista, di coloro che operano per e in "Radio Radicale"' il Partito Radicale (transnazionale e transpartito) resta la ragione essenziale e il momento piu' importante del loro impegno politico. I1 Partito Radicale ha ottenuto ormai definitivamente un prestigioso e raro riconoscimento dall'ONU, e rappresenta la sola internazionale nonviolenta ( per cio' solo ad adesione esclusivamente individuale), liberale, libertaria di mondialismo democratico. Il Partito 'nuovo' richiesto e figurato dal Manifesto - Appello sottoscritto da 150 Premi Nobel sembra esser cosi' nato e esser vitale. Ma esige, anche, ormai una immediata possibilita' di crescita e di moltiplicazione dei suoi membri, dei suoi militanti, di suoi esponenti a livello internazionale e di tutti i singoli stati dell'ONU. Il P.R. viene riconosciuto in molti luoghi come lo strumento essenziale per radicare, affermare, a

ccelerare il funzionamento di una effettiva giurisdizione planetaria e la riforma dell'Onu anche a questo fine. Per noi il P. R. deve divenire in modo piu' evidente il maggiore interesse politico.

L'internazionalismo, libertario, liberalsocialista, radicalmente democratico, costituisce sicuramente espressione di convinzioni, speranze e attese di moltissimi fra coloro che costituiscono il mondo dei cittadini di sinistra in Italia. Dall'Italia puo' venire assicurato al mondo, in tempi politici, nell 'oggi, una grande forza ideale, politica, militante senza precedenti per assicurare con il diritto alla vita la vita del diritto, giustizia e libertà.

'...Tutto cio' premesso, oggi, per parte nostra, come nostra tradizione e per determinazione, offriamo fatti, offriamo concretezza di azione, 'senza condizioni':

I) Siamo pronti, determinati, a immediatamente trasformare la direzione politica del Partito Radicale, in modo coerente con ogni impegno nuovo che ne investisse e rilanciasse l'esistenza, la forza. Siamo certi che nostre proposte in tal senso saranno accolte dagli organi statutari, dai militanti, dal Congresso.

2) Con la fine della grande campagna autunnale liberale, liberista, libertaria di difesa e di attacco dello strumento dei venti referendum, e di lotta per una radicale Riforma 'anglosassone' del sistema politico italiano, noi proporremo al nostro movimento di ritenere conclusa la sua esistenza e di liberare quindi ogni energia in esso esistente perche' liberamente ciascuno concorra alla ricerca ed alla formazione di nuovi soggetti politici.

Da gandhiani, coerenti, deponiamo gli averi e le 'armi' delle nostre organizzazioni. E, a mani nude, ci presentiamo alla Sinistra: offrendo, chiedendo, dialogo e amicizia. Da liberali, liberisti, libertari, referendari, nonviolenti. Attendiamo risposta.'

III) Al mio precedente invito per il rilancio del P.r. due sole concrete eccezioni positive: in particolare Francesco Rutelli e anche Adelaide Aglietta, con i quali stiamo studiando le iniziative per un adeguato e immediato rilancio della transpartiticità oltre che dell'azione transnazionale del Partito radicale.

Ribadiamo - comunque e per tutti - di essere pronti, determinati, a immediatamente trasformare la direzione politica del Partito radicale, in modo coerente con ogni impegno nuovo che ne investisse e rilanciasse l'esistenza, la forza. Siamo certi che nostre proposte in tal senso saranno accolte dagli organi statutari, dai militanti, dal congresso.

 
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