Grazie a Gandolfi per averci informato sull'attivita' del Club Pannella-Riformatori Mario Pannunzio.Solo un particolare. A parte l'esperanto, pero', mi sembra che la vostra attivita' non sia quella di un Club Pannella-Riformatori. E su questo non c'e' niente di male, basta chiamae le cose con il proprio nome, e l'intesa ci puo' essere a piu' livelli. Quello che ritengo problematico, invece, e' questo vostro impegno per l'Assemblea Costituente a fianco di Mariotto Segni. Impegno che e' il contrario di quanto il movimento ha deciso e sta mettendo in opera dal momento della sua costituzione.
Da qui, non capisco il vostro essere club Pannella-Riformatori. Cosi' come l'attivita' in consiglio comunale. Potrei citarvi una pletora di momenti in cui la nostra politica ha avuto bisogno dell'apporto di un consigliere o del consiglio tutto, e dove gli eletti pannelliani nel listone semi-Polo hanno ignorato qualunque richiesta e aspettativa. Liberi di farlo, m nello stesso tempo credo che sia meglio chiamre le cose con il proprio nome e cognome.
E, per finire, perche' mi e' rimasto sul gozzo, non posso dimenticare il vostro totale silenzio (positivo o negativo che fosse) sul difgiuno di dialogo con il Polo, con quel Polo con cui tu ci hai ricordato tutti i rapporti proficui che avete. E ti ripeto, Gandolfi: positivo o negativo che fosse. Tra compagni di uno stesso movimento non ci si comporta cosi' cosi' hanno fatto gli eletti pannelliani (cioe' grazie a Marco Pannella) nel consiglio comunale della tua citta'.
Io credo che voi siate in buonissima fede, ma che vi manchi la responsabilita' delle vostre capacita' e delle vostre azioni, per cui staccarvi dal cordone ombellicare da cui avete origine vi provoca un vuoto di riferimento che non vi da' la capacita' di riconsocervi e di farvi riconoscere. Le idee si pagano e si sostengono con le proprie capacita', non con la notorieta' di altri.