Roma, 24 settembre 1996
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova del Comitato Promotore del Referendum
'Ha ragione l'economista di Rifondazione Comunista Nerio Nesi quando ricorda che la golden share, come dice la parola stessa, non e' un'invenzione italiana, ma un istituto utilizzato in paesi come la Gran Bretagna e la Francia. Commette pero' un grave errore dimenticando l'anomalia - questa si tutta italiana - di una presenza pubblica nell'economia debordante e fonte di corruzione. Tale situazione richiederebbe a differenza di quella di altri paesi un deciso colpo di bisturi tale da recidere definitivamente i legami inquinati e inquinanti tra potere politico e potere economico, di cui fino ad oggi hanno subito le nefaste conseguenze i contribuenti, i risparmiatori e gli utenti dei servizi pubblici. La prossima primavera grazie all'iniziativa dei Club Pannella gli elettori italiani potranno decidere di abolire la golden share all'italiana che generalizza anche agli enti locali la possibilità di continuare ad avere peso nella gestione delle aziende formalmente cedute ai privati. E' una riforma di libertà e di
fiducia nel mercato che, siamo sicuri, i cittadini preferiranno alle ipotesi di finte privatizzazioni volute da Rifondazione Comunista. Solo scelte riformatrici e liberali come questa consentiranno allo stato italiano di garantirsi il massimo di introiti dalle privatizzazioni stesse ed il massimo di credibilità sui mercati internazionali: una via alternativa e piu' virtuosa di quella delle nuove tasse sponsorizzata da Rifondazione Comunista.'