La proposta di affronatre in maniera organica il tema delle riforme e, quindi l'ipotesi di un impegno per la convocazione di un'assemblea costituente non è nuova, per quanto ci e mi riguarda.
Dal settembre del 1994, Agorà mi è buon testimone, mi batto per questo, come testimoniano i tanti testi della conferenza riforme, che langue anche per questo.
Nel senso che il fatto di impegnarmi sulla realtà concreta mi distoglie anche dalal realtà virtuale.
Comunque, a proposito della linea e del fuori linea, di cui parla Donvito, mi sembra che nessun congresso abbia affrontato il tema, in maniera specifica.
L'opposizione a tale obiettivo è stata esplicitata in questi ultimi tempi, da Pannella, ma questo non vuol dire che il tema non abbia dignità di proposta all'interno del moviemnto.
Credo che il diritto di manifestare il pensiero per le minoranze sia lecito anche in politica e nei movimenti politici, specie sesi proclamano liberali e libertari.
Dunque, per favore, non veniteci a parlare di alterità rispetto alla linea, perché forse sarebbe opportuno riflettere sul fatto che nessun congresso ha mai ratificato, ad esempio, l'apertura di credito alla sinistra, ai verdi ed a Rutelli.
Quindi, prima di dirci fuori, aspettiamo un congresso, vediamo chi ci sarà, che cosa verrà proposto e deliberato, poi vedremo.
Riccardo Gandolfi