Donvito ci accusa, in pratica, di essere legati al ruolo di club Pannella solo perché, sembra di capire, grazie a questo marchio possiamo godere di prebende ed essere accettati nella buona società politica lucchese.

Come già detto, nessuno di noi vive di politica, anzi, sacrifichiamo ciò che siamo disposti a sacrificare, ne un minuto di più ne uno di meno, per occuparci dell'impegni civile che riteniamo necessario.

Questo ci consente di essere liberi, di valutare ciò che il mercato politico offre e di conseguenza scegliere ciò che riteniamo più affine al nostro disegno politico.

Non abbiamo rendite di posizione da difendere, che, se così fosse, avremmo trovato lustro e vanto in altri movimenti, sicuramete più facili.

Se continuiamo a considerarci parte del moviemnto, non è solo per il gusto di rompervi i coglioni, ma preché siamo convinti della validità di scelte polictiche che abbiamo, inizialmente, condiviso.

Ciò non toglie che ci troviamo insoddisfatti e fortemente critici per altre decisioni, prese, peraltro, senza convocazione di congresso alcuno.

Non basta un semplice consiglio generael per definire una linea polictica articolata come richiede il momento politico che viviamo.

Da qui la nostra pervicacia nelal volontà di dialogare ed operare all'inetrno del moviemnto, pronti a defilarci, senz adisturbare troppo, quando avremo verificato la totale impossibilità di dialogo e la conclamata diversità di vedute.

Per ora stiamo cosi', in attesa, prima o poi qualcuno lo farà un congresso, speriamo priam delle prossime amministrative per decidere da che parte stare.

O dovremo rassenarci a sentire le comunicazioen solo a radio radicale?

Ricacrdo gandofli