Condivido le vostre perplessità sul c.d."TORMENTONE" essendone stato - peraltro non il solo - una vittima inconsapevole.
Proprio ieri nell'ascoltare in diretta lo speciale giustizia da me realizzato, alle ore 21:30, "il Caforio" (per dirla con il linguaggio da verbale di CC) ha inserito nel bel mezzo della udienza di ieri del processo Andreotti, un colpo - a mio avviso - inopportuno di <>. Provate ad immaginare la concentrazione che può avere l'ascoltatore. Chi fa Radio da anni - lo sa benissimo - non può fare a meno di dimenticarsi di un minimo di "semantica" radiofonica o audio che sia (anche se non sempre è facile da noi). Sei all'ascolto (magistrato, avvocato, giornalista, studente, politico, casalinga di Voghera) di una fase o di un momento particolare dell'udienza, sei concentrato e poi... Irrompe con violenza e ineleganza sto' "ma perchè"...Avendo avuto ieri sera un attacco violento di "sferociclosi" (leggasi vorticoso giramento di palle!), ho diffidato "il Caforio" (verbale Carabinieri, lo so) dal replicare il tormentone alle 22:30 (usando le parole "gradirei non"!)
A mio avviso, se proprio si vuole continuare con il tormentone dei tormentoni, può essere opportuno inserirlo tra la fine e l'inizio di una intervista, servizio, rassegna stampa, speciale giustizia o notiziario che sia. Eccetto le dirette parlamentari ovviamente.
scritto in fretta on line
Sergio Scandura