comunicato stampa ripreso integralmente da
Corriere di Siena, cronaca su due colonne
occhiello: Il Club Pannella-Riformatori
titolo: Troppo morti per droga. Per combatterla la repressione non serve.
COMUNICATO STAMPA DEL 26/9/96 DEL CLUB
"VALDELSA LIBERTARIA" - Poggibonsi
Sulla ennesima tragica morte per overdose di un ragazzo: appello agli
antiproibizionisti senesi
L'incremento delle morti per overdose da eroina (purtroppo in escalation anche nella zona senese-valdelsana come la cronaca di ieri ha messo in tragica evidenza) testimonia, da un lato, dell'inadegeuatezza di politiche sanitarie
che limitano l'offerta terapeutica ai trattamenti cosiddetti riabilitativi, e dall'altro dell'estrema e pericolosa instabilita' del mercato clandestino delle droghe illegali, che sempre e dovunque rappresenta il primo, piu' grave e rilevante fattore di rischio per i consumatori di eroina.
La attuale legislazione proibizionista non puo' che condizionare pesantemente le politiche sociali, sanitarie e criminali ed e' giunto il momento che anche in Italia (come testimonia la coraggiosa mozione del Consiglio Comiunale di Torino proposta dal consigliere riformatore Carmelo Palma coordinatore nazionale del CORA) e in provincia di Siena ci si pronunci sulla sperimentazione, gia' da tempo in uso in alcune grandi citta' dell'Europa, nota con il termine di "politiche di riduzione del danno" consistente (stralcio della mozione torinese):
a) nella parziale sostituzione dell'offerta del mercato illegale con forme di vendita o di somministrazione legale delle droghe proibite, mediante l'utilizzo dei piu' svariati strumenti giuridici: dalla sospensione dell'applicazione della normativa proibizionista con il ricorso alla clausola della "non obbligatorieta' dell'azione penale", come avviene in Olanda; alla deroga rispetto alla legislazione sanitaria, con il ricorso a protocolli, validati internazionalmente, di sperimentazione scientifica, come avviene in Svizzera; all'inserimento nella Farmacopea ufficiale di sostanze inserite negli elenchi delle Convenzioni Internazionali in materia di stupefacenti, come avviene in Gran Bretagna;
b) nell'istituzione di aree di relativa e controllata extraterritorialita' (intese soprattutto come "aree di servizio" per i consumatori di droghe), peraltro di diversissima natura e finalita': dai coffee-shop olandesi alle "Fixerstube" tedesche, centri a bassa soglia in cui alla possibilita' per i tossicodipendenti da oppiacei di consumare "liberamente" droga, senza rischiare l'intervento delle forze di polizia, si affianca l'offerta di servizi sociali e sanitari da parte delle istituzioni pubbliche.
Si fa pertanto un appello agli antiproibizionisti senesi e valdelsani a promuovere nelle sedi politiche locali dibattiti democratici sulla necessita' di una riforma della attuale legislazione repressiva in materia di tossicodipendenze, cosi' come sta avvenendo in decine di comuni e provincie dove il muro dell'ideologia ipocrita del proibizionismo mostra evidenti crepe e segni di degrado: da Torino a Siena sforziamoci tutti per abbatterlo.
I riformatori di Valdelsa Libertaria