Dichiarazione di Paolo Vigevano, Segretario-Tesoriere del Movimento dei Club Pannella-Riformatori
Roma, 28 settembre 1996
"Le Regioni hanno rilanciato lo strumento referendario proponendo 12 quesiti 'federalisti'. I giornali e le Tv hanno assicurato a questa iniziativa, per molti aspetti meritevole, fin dalle sue fasi inziali, una informazione ampia e puntuale. Quella, per intenderci che manc̣ nella lunga e faticosa raccolta firme sui 20 referendum promossi dai Club Pannella-Riformatori e per i quali si voterà - per questi certamente - nella prossima primavera, Corte permettendo. Ora, al di là dei Popolari (si fa per dire), pochi hanno avuto da eccepire sull'uso massiccio di questo strumento.
E' un buon segno di crescita democratica a cui abbiamo non poco contribuito. Ad un Governo immobilista e controriformatore, come dimostra anche l'ultima Finanziaria, contrapponiamo i nostri referendum per un'alternativa liberale e liberista nel Paese: privatizzazioni, riforma anglosassone delle istituzioni, Sanità pubblica in competizione con quella privata, legalizzazione delle droghe leggere, aborto possibile anche nelle strutture private, smilitarizzazione della Guardia di Finanza, riforma radicale di alcuni fondamentali meccanismi della giustizia.
Su questi ed altri obiettivi chiamiamo a raccolta, non per la primavera, ma immediatamente, tutti quei cittadini e quelle forze politiche che non si rassegnano a questa gestione irresponsabile, partitocratica e sindacatocratica dell'Italia".