COMUNICATO STAMPA
LEGALIZZAZIONE DROGHE LEGGERE.
IL CLUB PANNELLA-RIFORMATORI PRESENTA UNA DENUNCIA PER CALUNNIA CONTRO IL CCD DI AREZZO, CHE SOSTIENE PUBBLICAMENTE CHE SAREBBE CRIMINALE CHIEDERE LA LEGALIZZAZIONE.
DONATELLA PORETTI, COORDINATRICE DEL CLUB PANNELLA ARETINO, INVITA TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI A FARE ALTRETTANTO.
Arezzo, 8 Ottobre 1996. In una lettera pubblicata oggi sulla cronaca locale del quotidiano "La Nazione", il coordinatore comunale del Ccd-centro cristiano democratico, Fabio Giannini, in merito all'ordine del giorno antiproibizionista sulle droghe approvato alcuni giorni fa dal Consiglio comunale di Arezzo, ritiene che sia "criminale chiedere di legalizzare l'uso diffondendo l'opinione di una loro non eccessiva pericolosita'".
Donatella Poretti, coordinatrice del club Pannella-Riformatori di Arezzo, domani mattina si rechera' presso la Procura della Repubblica per depositare una denuncia per calunnia nei confronti del dirigente del Ccd.
"E' incredibile -fa sapere Donatella Poretti- che in un contesto democratico e civile, ci sia chi debba pubblicamente definire criminale la decisione di un organismo istituzionale come il Consiglio comunale della nostra citta'; decisione che non invita assolutamente a compiere atti criminosi, ma che chiede al legislatore nazionale di cambiare una legge che impedisce una politica sociale, sanitaria ed economica per affrontare l'emergenza del fenomeno droga. L'esponente del Ccd da' del criminale non solo a me e ai miei compagni radicali del Club Pannella-Riformatori che abbiamo promosso l'iniziativa e a tutto il Consiglio comunale, ma ritiene che, in questo Paese, sia criminale chiunque chieda di cambiare una legge che lui, invece, ritiene giusta. Una bizzarra concezione giuridica della lotta politica che, per la sua gravita', chiedero' che venga sanzionata dalla legge.
Non solo, ma rivolgo un invito pubblico a tutti i consiglieri a presentare altrettanta denuncia. E dico tutti, perche', se abbiano votato a favore o meno dell'ordine del giorno antiproibizionista e' relativo, perche' Fabio Giannini sostiene che sia criminale un atto che, approvato, diventa vincolante per tutta l'Amministrazione.
Per quanto mi riguarda -conclude Donatella Poretti- nella denuncia chiedero' un congruo risarcimento danni in denaro, che, ovviamente, devolvero' alla battaglia antiproibizionista sulle droghe."