questione di metodo .........in questo momento io non conosco altri sistemi per difendere la battaglia politica su cui stiamo lavorando da piu' di un anno, i 20 referendum.
E credo ci siano diversi metodi per porsi il problema, ma l'importante e' porselo.
Poi, c'e' anche la categoria di chi non si pone il problema, buttando via il suo impegno passato e gli impegni che aveva preso nei confronti dei firmatari; e questo fa parte della schifezza del nostro movimento (i club e tutto il resto) per cui -se non ci sono novita' convincenti- dopo la sentenza della CC e' meglio chiudere.
Tra quelli che si pongono il problema, inoltre, ci sono diverse categorie di persone. Tra questi ci sono quelli che, bene o male, vanno anche a dire la loro sul palco di largo dei Lombardi -magari facendo finta o credendo di essere un vip ..... ma ci vanno- e poi ci sono quelli che prendono gli impegni per andarci e poi non ci vanno, senza avvisare. Questi ultimi sono dannosi, perche' compiono gesti -letteralmente- di boicottaggio dell'iniziativa, costringendo -ancora letteralmente- chi sta organizzando l'iniziativa, a "interventi all'ultimo fiato" che non e' detto che vadano sempre bene.
I pochi lettori di questa conferenza possono individuare la categoria in cui li ho infilati.
Per il resto e' benvenuta qualunque forma di discussione, ma con una discriminante -cosi', per essere anche positivi: che l'obiettivo sia quello di individuare le forme di difesa dei 20 referendum, e non la dialettica sulla psicologia distruttiva delle iniziative politiche di Pannella.
L'intervento 8496 di M.Perduca e' esempio di quest'ultima tendenza teodorea: interessante dal punto di vista dialettico, ma inutile dal punto di vista politico. Sempre che, per politica, tra radicali e riformatori pannelliani, si intenda la sintesi azionista di idee e prassi.
Fa bene il Perduca a ricordarci l'opinione del suo maestro del momento, ma -e non e' proprio un caso che sia cosi', considerato il maestro- spero che si renda conto che ha espresso un'opinione come quei politici che, di fronte alla concretezza di un fatto, reagiscono creando commissioni di studio, e candidandosi a parteciapre ad una di queste commissioni nelle vesti di psicoanalista. Interessante -sotto alcuni punti di vista, ma, per l'appunto, inutile allo scopo che ci siamo prefissati.
Questo e' solo il primo intervento che faro' in materia, in questi giorni molto importanti per il nostro impegno politico (gli ultimi due giorni a Roma, a largo dei Lombardi, mi hanno fatto capire meglio una serie di difficolta' e problemi su cui ho molto da dire, proporre e fare, ma che non avrebbe senso risolvere nell'ambito di un solo intervento). Invito tutti i partecipanti alla conferenza a dire la loro, ma, per favore, non per vomitarci addosso, ma per la difesa e l'attuazione dei 20 referendum.
Questo spazio dovrebbe essere considerato come di riflessione, confronto e passaggio, tra un'azione e l'altra.
Ultimo invito. NON SAREBBE MALE SE LA SEGRETERIA DI PANNELLA FACESSE CONOSCERE A LUI CIO' CHE SUCCEDE QUA DENTRO E SE SU QUESTO CI FOSSE ANCHE UN SUO INTERVENTO (breve, per carita', breve ....).