promemoria militante per iniziative in corso e possibili
15 ottobre 1996
cappello e scadenze
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Corte di Cassazione (conteggio delle firme presentate)
a giorni dovremmo avere un primo responso, che dovrebbe essere positivo per 18-19 quesiti (il ref droga e' quasi spacciato, e ci sono dubbi su quello aborto).
Corte Costituzionale (ammissibilita' rispetto a Costituzione e legge attuativa)
la sentenza arrivera' nella prima decade di gennaio. Anche se la composizione della Corte e' stata modificata in senso positivo verso di noi -cioe' garantista-, rispetto all'ultima volta che ci ha falcidiato i referendum, non c'e' molto da sperare. Molto dipendera' dalle iniziative che riusciremo ad incardinare in questi mesi che ci separano dall'esame e dalla sentenza.
I referendum hanno un doppio valore. Come pacchetto "20 referendum contro il regime", e come singoli quesiti. E' quindi opportuno promuovere la loro conoscenza, e la loro indispensabilita' per un progetto di alternativa, sia un senso che nell'altro.
Processo Pannella
La prima udienza e' fissata per il 6 dicembre. La sentenza della Corte Costituzionale dello scorso luglio (equiparaizone di reato tra cessione gratuita e spaccio di cannabis) ha reso l'udienza un pilastro della nostra iniziativa, sia sullo specifico che sul paccheto referendario piu' in generale. Pannella ha piu' volte fatto sapere che si sta preparando per gestire le iniziative da carcerato. Non solo. Ma per far si' che il carcere sia piu' possibile che mai, ha anche accennato ad una sua disponibilita' ad un ulteriore atto di disobbedienza civile qualche settimana prima dell'udienza.
Odg antiproibizionisti nei Comuni e nelle Amministrazioni pubbliche in generale
Quello che abbiamo fatto per la presentazione e l'approvazione al Comune di Arezzo, e' l'esempio per eccellenza. Oltre alla presenza istituzionale di un nostro iscritto (Luigi Armandi di una lista civica), il merito va sicuramente ascritto alla nostra mobilitazione, sia locale che regionale. La locale e' fatta di tavoli, stand, comunicati stampa e presenza in generale. La regionale e' legata essenzialmente all'iniziativa di disobbedienza dello spinello in contemporanea in 7 citta' toscane, che ha avuto notevole riscontro in ogni citta', ma ad Arezzo e' rimbalzata notevolmente, dando il colpo di reni che occorreva a far smuovere i tiepidi antiproibizionisti del Pds.
La ripetizione di quanto successo ad Arezzo non e' complicato. Si tratta solo di avere un punto di riferimento istituzionale, un gruppo di lavoro in loco e in regione (conta molto l'aspetto regionale, perche' si hanno anche notevoli riscontri sull'informazione regionale -tipo Rai e tv private; riscontri che, in presenza di iniziative esclusivamente locali, non ci potrebbero essere).
In proposito vale ricordare quanto gia' detto in altre occasioni: le iniziative istituzionali vanno avanti solo se ci siamo noi, a promuoverle o a fare da sprone. Ed hanno un riscontro di informazione e consenso solo se supportati dalla nostra presenza, sia nei rapporti con consiglieri e istituzioni, sia nei rapporti con i cittadini, attraverso le iniziative di strada.
Su questo punto, ho l'impressione che, dopo il successo aretino, stiamo battendo il passo. Ed e' incredibile per alcune citta' dove siamo anche direttamente presenti nelle istituzioni (Roma, Ancona, Genova, Lucca, per esempio), o con ottimi rapporti (Bari, Palermo, Prato, Milano, per esempio).ù
Iniziative
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Maratona oratoria.
Va rafforzata al massimo in largo dei Lombardi, ma non solo andando a dare una mano facendo qualche turno nei momenti piu' difficili, ma anche ed essenzialmente con un apporto di creativita' azionista, sia interna che esterna. Per interna intendo la vivacizzazione dello stato di fatti in largo dei Lombardi, molto importante per la comunicazione verso l'esterno del proprio essere in quel posto in quel modo. Per esterna intendo, per esempio, la manifestazione che s'e' svolta sabato 12 su promozione dei toscani -la rappresentazione scenica dei 20 referendum- che, anche se di fatto snobbata dal gruppo dirigente del nostro movimento (in contemporanea riunito in via Torre Argentina in un'abituale riunione fiume dove il Pannella cercava di convincere i soliti fannulloni riottosi a fare qualcosa oltre il loro agire burocratico), oltre all'entusiasmo azionista, e' stata data una possibilita' in piu' di comunicazione all'esterno: la prima rottura del blocco dell'informazione sull'iniziativa, e' avvenuta anche grazie
alla spinta data da questa iniziativa.
La Maratona Oratoria va considerata come il centro della nostra mobilitazione, intorno alla quale costruire altra inizitiva, che porti poi l'attenzione sull'alto strumento cicivo e civile che stiamo utlizzando per denunciare il blackout dell'informazione.
Altre maratone oratorie, in sede locale -meglio se regionali- non sono escluse. Ovviamente conviene farle con tempi diversi rispetto a quella nazionale. Lo scopo dovrebbe essere quello di portare anche sulla stampa locale il nostro messaggio, coinvolgendo anche dirigenti locali di forze politiche che sono d'accordo con noi.
iniziative di strada
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Sfondo una porta aperta nel ricordare che il "tavolo" resta il mezzo principe di comunicazione con i cittadini. Ma, rispetto ai tavoli di raccolta firme refendari, conta molto la qualita' piu' che la quantita'. Per questo e' preferibile che siano tavoli fatti molto bene, ricchi di materiale di informazione e propaganda, che diano la possibilita', a chi e' piu' interessato, di trovare cio' che piu' lo attira. Le strutture, in questo caso, sono molto importanti. Intendo tavoli in cui si trovi tutto cio' che il pianeta radical-riformatore possa offrire, compreso un computer con le conferenze politiche di Agora' Telematica, e una radio sintonizzata su RR1 e un'altra su RR2 ... dove c'e'. Mentre in campagna raccolta firme referendum, tavoli del genere sono inutili, perche' le energie che richiedono conviene utilizzarle per fare 5/6 tavoli in piu', anche se iper-spartani; in questa fase di difesa del "raccolto", conta molto di piu' l'impatto complessivo, il luogo di riferimento, l'agora' politica in cui andare a d
iscutere, lamentarsi, proporre, firmare la petizione, dare un contributo in denaro, prendere i moduli delle petizioni da portare a scuola e al lavoro. E per questo, qundi, sono piu' prefereibili strutture tipo casetta fissa, che non i classici tavoli volanti.
denuncie sulle materie referendarie
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C'e' la difficolta' della scelta, anche perche' il dibattito politico ed economico, a livello nazionale, e' ultimamente molto fertile in merito. Si tratta di mettere in evidenza, in un determinato luogo, come una situazione di violazione o di disagio sia risolvibile attraverso il ricorso al referendum. Ma non va fatto in maniera diretta, perche' si perderebbe lo specifico locale. Faccio un esempio. Ad Arezzo e' in corso il processo per il riciclaggio dei narcodollari attraverso alcune banche e imprese orafe della zona (e questo esempio vale anche per Vicenza ....): ogni tanto c'e' qualche novita', qualcuno che spiffera su questo o su quell'altro, e da cui emerge la presumibile nuova commistione di questa o di quell'azienda ..... perche' non leviao la merce alla delinquenza? Altro esempio: il numero e le pratiche d'aborto nell'ospedale locale. Altro esempio: le disfuzioni locali della sanita' legate all'erogazione dei servizi in regimedi monopolio pubblico.
Su ognuna di queste materie, e su altre, alle nostre petizioni antiproibizioniste se ne possono affiancare altre locali, rivolte a questa o a quella autorita' o istituzione.
Bene! Questo per cominciare.