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Conferenza Movimento club Pannella
Arpa Arezzo - 30 ottobre 1996
DROGA IN PROVINCIA AD AREZZO

COMUNICATO STAMPA

ANTIPROIBIZIONISMO SULLE DROGHE. INVIATA ANCHE AL CONSIGLIO PROVINCIALE UNA PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO PER UNA NUOVA POLITICA SULLE DROGHE: NON PUNIRE, NON VIETARE, MA CAPIRE E LEGALIZZARE PER FAR FRONTE ALLE NUOVE EMERGENZE: INFORMAZIONE NELLE SCUOLE.

DICHIARAZIONE DI DONATELLA PORETTI: "FACCIAMO SI' CHE AD AREZZO CI SIA ARMONIA TRA ISTITUZIONI E CITTADINI, PER VIVERE MEGLIO ED ESSERE UN RIFERIMENTO PER ALTRI".

Arezzo, 30 ottobre 1996. Nella giornata di ieri e' stata inviata a tutti i consiglieri provinciali di Arezzo una proposta di ordine del giorno sul tema delle droghe, che ricalca quella gia' approvata nelle scorse settimane dal consiglio comunale della nostra città.

In proposito, Donatella Poretti, coordinatrice del Club Pannella-Riformatori di Arezzo, ha fatto sapere:

"Dopo l'importante decisione del consiglio comunale, non potevamo non chiedere il coinvolgimento anche dell'istituzione provinciale. La questione droga e' talmente drammatica che necessita del coinvolgimento di tutte le nostre istituzioni. La provincia puo' fare molto in merito. Oltre a chiedere che il legislatore nazionale intervenga a modificare quelle leggi proibizioniste che oggi impediscono qualunque politica sul territorio, la Provincia puo' svolgere un'importante funzione preventiva, facendo conoscere ai soggetti piu' colpiti dal fenomeno -i giovani e gli studenti- cosa sono le droghe, come sostanze e come mercato, e quali risvolti abbiano sulla vita dell'individuo e della comunita': a) il disordine pubblico che tutti siamo costretti a vivere grazie alla clandestinita' delle droghe, merce privilegiata degli affari della delinquenza organizzata e no, b) la disinformazione che perdura grazie all'illegalita', accomunando tutte le sostanze in un unico "barile demoniaco", e impedendo quel "conoscere per gi

udicare" che e' alla base di qualunque coinvolgimento e partecipazione cosciente degli individui alla vita della comunita'.

La Provincia puo' fare molto, andando a colmare tutte quelle sacche di non-informazione che su un territorio vasto come quello di sua competenza, sono tra le piu' pericolose, per il singolo cittadino quanto per la comunita' tutta.

L'indirizzo indicato dalla mozione approvata in Comune- conclude la Poretti- puo' rappresentare un svolta, rispetto alle attuali leggi e metodi che, invece di arginare il fenomeno, hanno contribuito ad alimentarlo e moltiplicarlo. E se anche la Provincia raccogliera' questa scommessa, potremo dire che ad Arezzo c'e' armonia tra istituzioni e cittadini, per vivere meglio, ed essere un riferimento per altri".

 
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