Il Manifesto 3 Novembre 1996
RIFORMA, il settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi, pubblica (l'11 ottobre) il testo integrale del
documento sull'interruzione volontaria di gravidanza elaborato dal gruppo di lavoro nominato dalla Tavola valdese.
Il professore Sergio Rostagno, coordinatore del gruppo: "In sintesi la posizione del documento è che l'aborto non va
proibito: disapprovare l'aborto è una cosa, proibirlo per legge un'altra. Il documento si appoggia sui dati statistici per
sostenere che la legge vigente ha provocato una diminuzione del ricorso all'interruzione volontaria della gravidanza, anche se
gli aborti clandestini sono ancora oggi una piaga sociale da affrontare. Inoltre sollecita la scuola a includere nei programmi la
conoscenza del proprio corpo e della propria sessualità in ogni suo aspetto. Stabilito che l'aborto non deve essere
considerato in nessun modo un mezzo di limitazione delle nascite, il testo difende in ultima analisi la piena consapevolezza e
responsabilità della donna. ... La decisione della donna rappresenta l'ultima istanza in materia. Il documento auspica,
tuttavia, che in tale sua determinazione la donna o le persone coinvolte con lei nella decisione possano sentire la ferma
solidarietà altrui, escluso ogni giudizio o colpevolizzazione".
* * *
Nonostante tutto, gli episodi di "normalizzazione" nella chiesa cattolica continuano. L'ultimo è l'ordine che ha ricevuto il
padre Martino Morganti, che da anni vive fra gli operai di una fabbrica livornese e si occupa della locale comunità cristiana
di base. I suoi superiori francescani gli hanno imposto di rientrare in convento.