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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 10 novembre 1996
UNA ROSA PER LA LIBERTA'

risultati dell'iniziativa in Toscana di questo week-end

Alcuni di questi dati sono stati gia' forniti separatamente, ma preferisco riassumerli nel complesso, perche' la presentazione e la messa in opera e' stata fatta comunque a livello regionale. Seguono alcuni commenti.

sabato 9

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- Firenze, via Calzaioli dalle 11 alle 19,30: firme 328, contributi lit.256.000

- Pisa, corso Italia, dalle 9 alle 20: firme 250, contributi lit.360.000

domenica 10

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- Firenze, via Calzaioli, dalle 16 alle 19,30: firme 216, contributi lit.345.000

- Grosseto, via Carducci, dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20: firme 50, contributi lit. 140.000

Vediamo i dati caso per caso.

Nella giornata di SABATO la distribuzione delle rose, sia per Pisa che per Firenze, e' stato un flop. I compagni non erano molto convinti di quello che facevano, e di conseguenza trasmettevano negativita' ai potenziali contribuenti. Mentre a Pisa, la ripresa e' stata immediata, grazie ad un ritrovato slancio sulla petizione antiproibizionista (e i risultati parlano), a Firenze -anche per la stanchezza dei compagni e l'impraticabilita' fisica del luogo in cui si svolgeva l'inizaitiva (la folla enorme in transito impediva qualunque visuale del tavolo e il megafono da solo, in un immenso casino, era come una cornacchia in uno stadio di calcio)- i risultati parlano da se': i compagni non mancavano ma erano un po' sullo svogliato.

Quindi, per sabato, rose negative. Il che vuol dire che l'acquisto delle rose -parte- e' stato totalmente assorbito dagli introiti non di vendita delle stesse, ma di contributi sulle petizioni.

Nella giornata di DOMENCA, la situazione si e' modificata. Sia Firenze che Grosseto hanno puntato tutto sulle rose. A Grosseto, in particolare, considerate le situazioni disperanti precedenti, i risultati sono da considerare ottimi: in particolare perche' i compagni hanno finalmente levato il turacciolo a quella bottiglia dentro cui avevano nascosto la tipica facciaaculo con cui chiediamo i contributi: operazione tirabouchon che ha dato anche firme sulla petizione antiproibizionista come non mai in quella citta'. La situazione grossetana, mi rendo conto, e' ancora con numeri lillipuzziani rispetto alle potenzialita' di una citta' in cui nell'ultimo anno abbiamo fatto si' presenza, ma quasi sempre come testimonianza piu' che azione (dagli, dagli, forse alla fine siamo riusciti a far entrare nela testa di Filippo e degli altri compagni che nel vecchio modo non si cavava un ragno dal buco ....).

Firenze, invece, con un "parco" compagni diversi da quelli del sabato (alcuni di noi dopo il tavolo sono partiti per Roma largo dei Lombardi per fare il turno notturno), del tipo un po' piu' riposati e spronati dal sottoscritto che oltre a megafonare si e' anche messo a fare il vero e proprio venditore di rose in concorrenza con gli zingari (mi sentivo un po' come Pannella vestito da babbonatale che chiedeva soldi davanti alla stazione Termini ... col vantaggio di non esserlo e, quindi di poter tranquillamente regalare sorrisi e belle ragazze, e di riceverne senza essere scambaito per il leader che sorride a tutti) .....in concorrenza con gli zingari ..... ha invertito la situazione del sabato, evitando che la resa delle rose diventasse un totale disastro economico. I risultati economici fiorentini di poco piu' di tre ore (con anche alcuni incidenti di moduli finiti, ma subito risolti), sono stati superiori a quelli del sabato, dove, invece, la presenza era stata di oltre otto ore.

Purtroppo mancavano diverse citta' toscane .... per non parlare dell'Italia .... ma facciamo finta come se fossimo in una citta' come Roma su un territorio piu' ampio, e questo week-end non siamo stati in grado di coprire molti dei quartieri che abitualmente frequentiamo .............

Valutazioni

E' evidente che il tiro, fin dalle iniziative di domani, non va piu' solo concentrato sulla mozione antiproibizionista (che resta centrale in considerazione del processo di Pannella del 6 dicembre), ma va accentuato sul pacchetto complessivo dei 20. E' piu' difficile attirare passanti, ma credo che sia solo una questione di visibilita' e di impegno di chi c'e' in quel momento a fare l'iniziativa.

Di conseguenza, il materiale di informazione e propaganda, va adeguato: quello usato in questo week-end va bene (il testo del volantino e' stato anche postato in questa conferenza), ma va arricchito rispetto all'evolversi della situazione politica. Quindi i volantini vanno fatti sempre in quantita' limitata, perche' il testo puo' e deve cambiare da un giorno all'altro.

Oltre ad una presenza generica, in luoghi frequentati dei centri-storici, va organizzata anche una presenza ad hoc, dove ci sono iniziative che coinvolgono coloro che a suo tempo avrebbero potuto essere firmatari dei referendum (polisti e c.). Una presenza che deve tendere a creare imbarazzo nei dirigenti locali del Polo, e che deve essere molto provocatoria nei loro confronti, oltreche' invitante verso la "base". Dopo la manif di Roma contro la finanziaria, mi sembra che anche il cittadino medio polista si potrebbe sentire di contare qualcosa, e noi, tanto per cambiare, gliene forniamo l'occasione: sta a noi raccoglierla e trasformarla in denaro e militanza.

Per ora mi fermo qui.

Sarebbe interssante confrontarsi anche con altre esperienze italiane.

 
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