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Conferenza Movimento club Pannella
Fiori Raffaella - 11 novembre 1996
TESTO DELL'INTERPELLANZA PRESENTATO IL 6/11 AL SENATO

Al Presidente del Consiglio dei ministri

e al Ministro delle poste e telecomunicazioni.

Premesso:

che il servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari previsto dall'articolo 24 della "legge Mamḿ" e' assicurato, in via transitoria, fino alla realizzazione dell'apposita rete RAI, da Radio Radicale in virtu' della convenzione triennale approvata con decreto del Ministro delle poste il 21 novembre 1994;

che tale convenzione, la cui scadenza e' fissata per il 21 novembre 1997, a partire dal I gennaio non potra' essere pagata, nonostante le somme stanziate a bilancio per il 1996 (capitolo 1099 del Ministero delle poste) e i residui dell'esercizio 1995 consentano ampiamente di farvi fronte, solo per un'inadempienza del Governo e del Ministero delle poste, che nel sottoscrivere la convenzione si era formalmente impegnato, su richiesta del Consiglio di Stato, ad adottare i provvedimenti necessari ad assicurarne il finanziamento per l'anno 1997;

che l'attuale testo dell'articolo 9 del decreto-legge n. 540, pur in presenza di una convenzione triennale con scadenza al 21 novembre 1997, non autorizza il ministero delle poste ad effettuare pagamenti oltre il 31 dicembre 1996;

che ove non si provvedesse alla modifica di questa norma il diritto di Radio Radicale a pretendere le somme fissate per convenzione verrebbe inevitabilmente riconosciuto nelle sedi giudiziarie competenti, pena comunque l'interruzione del servizio che a partire dal I gennaio 1997 non potrebbe proseguire;

che nella riunione del Consiglio dei ministri del 23 ottobre 1996, nel corso della quale sono stati reiterati numerosi decreti anche con sostanziali modificazioni approvate in Consiglio, il Governo non ha provveduto a modificare l'articolo 9 del decreto "salva RAI" per consentire di spendere i residui gia' iscritti nel bilancio 1996 per far fronte al pagamento della convenzione nel 1997;

che lo svolgimento di tale servizio da parte della RAI non potra' trovare concreta attuazione ne' nell'immediato ne' nel breve termine in quanto il contratto di servizio con Ministero delle poste ne prevede l'avvio solo in forma limitata e sperimentale, mentre il funzionamento a regime non potrebbe avvenire, sulla base di quanto dichiarato recentemente in Commissione di vigilanza dal direttore generale, prima di alcuni anni;

che pertanto ove non si adottassero immediati e urgenti provvedimenti il Parlamento verrebbe privato di un servizio che oltre che dalla legge (articolo 24 della legge n. 223 del 1990) era previsto e richiesto nell'attuale forma dalla Camera dei deputati con proprio ordine del giorno approvato all'unanimita' nell'ottobre 1993, sollecitato da interpellanze dei Presidenti di tutti i Gruppi e recepito dagli uffici di Presidenza di Camera e Senato all'epoca rispettivamente presieduti da Giorgio Napolitano e Giovanni Spadolini,

si chiede di sapere quali provvedimenti il Governo intenda immediatamente assumere per consentire che le somme non erogate entro il 31 dicembre 1996 per far fronte alla convenzione per la trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari vengano conservate nel conto residui e quindi possano essere utilizzate nel corso del 1997, consentendo il completamento della convenzione stessa fino alla sua scadenza.

 
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