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Radio Radicale Roberto - 15 novembre 1996
LETTERA INVIATA OGGI AL DIRETTORE DEL MANIFESTO VALENTINO PARLATO
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Roma, 15 novembre 1996

Egregio Direttore,

ho letto con favore l'appello dei senatori Manconi e Pera in favore della legalizzazione della cannabis pubblicato ieri dal suo giornale e dal Foglio. Da militante radicale credo che le conquiste di diritto e di democrazia non possano mai essere costrette dentro steccati ideologici. E quindi, l'iniziativa congiunta dei due senatori e dei due quotidiani non può che essere la benvenuta.

In questi ultimi anni il Coordinamento Radicale Antiproibizionista, a causa di una pretesa collocazione politica che, nei fatti, non è mai esistita, è stato da più parti duramente accusato, e proprio dal suo giornale per primo, di aver "tradito" l'impegno antiproibizionista, "svendendo" un intero patrimonio di lotte. La realtà e che noi abbiamo continuato ad offrire, senza preclusioni ideologiche per nessuno, il CORA come strumento di organizzazione politica degli antiproibizionisti. E, nonostante tutti gli attacchi ingiusti e ingenerosi, abbiamo continuato sulla nostra strada, fatta di lotte democratiche e nonviolente, digiuni, disobbedienze civili, arresti, proposte di legge, referendum.

Domani, alla manifestazione antiproibizionista di Torino il CORA non ci sarà semplicemente perché non è stato invitato ad esserci. Di contro il Manifesto avverte "la necessità di una politica liberale sulle droghe leggere che può trovare il consenso di ambiti molto distanti tra loro superando pregiudizi culturali e schieramenti precostituiti". Se le parole hanno un valore, voglio augurarmi che dopo Torino, riprenda la battaglia comune a partire - com'è scritto nell'appello - dalle proposte di legge depositate in Parlamento (tra cui vi è anche quella di iniziativa popolare del CORA, corredata di oltre cinquantamila firme di cittadini) e dal referendum promosso dai Riformatori per la legalizzazione della cannabis.

E che, senza negare i riferimenti e le appartenenze politiche di alcuno, si possa costruire quel fronte trasversale, tra i cittadini e tra le forze politiche, che solo può garantire la conquista di una politica sulle droghe finalmente rispettosa del diritto e dei diritti delle persone.

Cordiali saluti.

Roberto Spagnoli, militante antiproibizionista iscritto al CORA

 
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