Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 19 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Fiori Raffaella - 17 novembre 1996
Roma, 17 Novembre 1996

SINTESI DI 2 PUNTI DELLA CONFERENZA STAMPA DI EMMA BONINO

I) Occorre reagire in modo politico organizzato al "disarmo", al nuovo disarmo del tipo degli anni trenta, nei confronti di uomini di Stato, regimi, "ragioni" antidemocratici e antiliberali. L'Italia non puo' e non deve tornare ad essere il ventre molle della lotta per il diritto e per la liberta', contro dittature e oppressioni comuniste e fasciste.

Che il nostro Movimento sia l'unico soggetto politico organizzato che abbia tentato di mobilitare l'opinione pubblica contro la presenza e l'accoglienza cordiale ai peggiori dittatori e di manifestare in difesa dei loro popoli oppressi la dice, purtroppo, lunga.

Ignazio Silone, i fratelli Rosselli, gli Ernesto Rossi e i rari intellettuali liberali come Leonardo Sciascia, sono di nuovo estranei alla cultura ed alla politica ufficiali del nostro paese, e non solamente a sinistra.

Per questo il Movimento dei Club Pannella - Riformatori propone una grande manifestazione democratica per il 3 Dicembre, a Roma; cui saranno invitati tutti i parlamentari della Repubblica per costituire o ricostituire quel "Congresso per la liberta' della cultura" che ha rappresentato negli anni cinquanta l'apporto principale della cultura e delle forze intransigentemente liberali, antifasciste e anticomuniste.

Occorre porre mano, subito, a fondare e organizzare un nuovo anticomunismo.

2) Occorre denunciare le conseguenze gravissime che l'ostilita' contro la tenuta dei venti referendum, ormai chiaramente propria di tutti i vertici di regime, di attuale maggioranza o di attuale opposizione, comportano. I vertici corporativi, economici, giornalistici sono in questo ferreamente solidali.

Il Movimento deve ufficialmente e definitivamente denunciare che mancano ormai risorse e mezzi per una difesa dei referendum e dell'alternativa che rappresentano. MANCANO ALMENO OTTO MILIARDI, CHE DOVREBBERO ESSERE SPESI O IMPEGNATI NELLE PROSSIME ORE. In questo senso indirizziamo un appello non piu' in primo luogo a cinquecento persone agiate ma anche democratiche e liberali (che in Italia evidentemente non ci sono) ma a tutte e tutti.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail