Nanni. OK per il libro-informazione, mi incuriosisce assai. La Casa ed. Bocca era famosa un dì, anche se fu culturalmente distrutta da B.Croce, l'antipositivista. Ma io ci lessi, puerulus, il mio primo Nietzsche: e non dico altro.
Liberalsocialismo. Fu la "grande" scoperta dei "liberali" alla Calogero e alla Capitini negli anni '30, quando si trattava di "riformare" la cultura e la politica socialista, di "quel" socialismo.L'invenzione fu di Rosselli, che la pose al centro del suo "Socialismo Liberale", edito nel 1930 a Parigi e ristampato anastaticamente (male) a cura del gruppo parlamentare europeo radicale alla metà degli anni '80, con prefazione del sottoscritto, figurateve un po'...Ritrovarne una copia, nei magazzini del sullodato gruppo, etc.
Non capisco la battutazza di Iezzi su Scandura e la sua cupidigia in merito alla Casa ed. Bocca: vorrei spiegazioni...
Grazie e saluti. Ma di "liberalsocialismo" forse riuscirò a parlare domattina, nella mia due-ore a largo dei Lombardi, reduce fresco da Londra. Ritengo, in definitiva, sia un termine appassito e retro: come il Teodori, cui forse lo si deve...ah ah ah