Il TAR del Lazio ha respinto definendolo "inammissibile e in parte infondato", il ricorso presentato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti contro la Corte di Cassazione, in cui si chiedeva di accedere alla documentazione relativa al procedimento concernente la richiesta di referendum popolare abrogativo della legge sull'ordinamento della professione giornalistica. In sostanza, l'Ordine aveva chiesto di verificare la regolarità delle firme. Il Consiglio nazionale, dopo questa sentenza, si è rivolto al Consiglio di Stato. Nel ricorso, presentato a settembre, il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti chiedeva di "controllare che l'iter si svolga nel rispetto delle leggi e dei diritti dei propri rappresentanti", per evitare di "soggiacere" ad un referendum che "potrebbe incidere negativamente sul loro status, obblighi e prerogative, senza aver avuto la possibilità di seguire tutta la precedente fase amministrativa". Mario Petrina, Presidente dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, ha espresso "amar

ezza" per la sentenza e "fiducia in coloro che devono verificare l'effettiva regolarità delle firme". Petrina ha poi ricordato che "probabilmente entro dicembre, l'Ordine dei Giornalisti presenterà una proposta di riforma della legge istitutiva dell'Ordine stesso".