Non avrei voluto dire nulla su questa polemica che francamente mi appassiona assai poco (forse perché ho da fare in questi giorni per portare un centinaio di persone al congresso del CORA a Bruxelles).Ma avendo ascoltato le telfonate fatte in questi giorni ai club sparsi per l'Italia, per sapere quali iniziative hanno programmato per questo fine settimana, in cocncoimitanza con il CG, allora mi viene spontaneo fare un paio di considerazioni.
Nel postel recapitato giorni fa, si chiede a tutti gli iscritti al movimento di organizzare iniziative militanti (sit-in, cartellonate, tavoli, conferenza stampa, raccolte di firme) in difesa dei vemti referendum, mentre a Roma si riunisce il CG.
Da quello che ho sentito - ma potrei anche sbagliare, spero di sbagliare, di aver capito male - non mi pare che siano tanti i club che hanno deciso di ri spondere all'invito del presidente del movimento.
Qui però si sta a discutere e a polemizzare sul preteso "distacco" tra "vertice" e "base" del movimento a causa della mancata diretta radiofonica dei lavori del consiglio.
Ho anche saputo, da fonte attendibilissima, che ieri sera a largo dei Lombardi, in occasione dell'intervento di Eva Henger (non se si scrive così) alla maratona oratoria, il luogo era affollato di iscritti al movimento che da molto tempo non si vedevano alle varie iniziative.
Battuta finale (non è un gran che ma non mi viene altro): l'errore non è non trasmettere in diretta radiofonica il CG; in realtà si sarebbe dovuto pensare a trasmetterlo in diretta tv con un allestimento stile "Colpo grosso".