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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 2 dicembre 1996
VENDITA CIRIO: VIOLATE ANCHE PRINCIPI E NORME DEL TRATTATO DELL'UNIONE EUROPEA.

ESPOSTO ALLA COMMISSIONE CEE DELL'EUROPARLAMENTARE DELLA LISTA PANNELLA-RIFORMATORI GIANFRANCO DELL'ALBA

Roma, 2 dicembre 1996

Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista Pannella Riformatori presenterà domani alla commissione europea un esposto per denunciare gravi violazioni delle norme comunitarie connesse con la vendita della Cirio-Bertolli-De Rica da parte dell'IRI.

Fatta salva ogni altra questione attinente alle normative di diritto interno, due rilievi comunitari mossi da Dell'Alba.

1)a quanto risulta dal rapporto presentato dal consulente della Procura di Roma Renato Castaldo, il Consiglio d'Amministrazione dell'IRI aveva inizialmente - e regolarmente - bandito un'asta pubblica per la cessione della Cirio, della Bertolli, della De Rica, decidendo invece successivamente, nel luglio 1993 sotto la Presidenza di Romano Prodi, di passare ad una procedura di trattativa privata a beneficio della società FISVI in considerazione, si legge nei verbali, 'dell'esistenza di gravi motivi di interesse nazionale'.

Gli articoli 7 (non discriminazione), 52 (libertà di stabilimento) e 73b (libera circolazione di capitali) del Trattato istitutivo dell'Unione europea fanno esplicito divieto di discriminazioni fondate sulla nazionalità per questo tipo di procedure e le riserve consentite in nome dell'interesse nazionale' sono manifestamente senza fondamento nel caso di specie - tanto più che all'atto della firma dell'atto di vendita era perfettamente noto all'IRI la sussistenza di un accordo tra FISVI e l'UNLELEVER per l'immediata rivendita della CIRIO. La possibilità da parte della FISVI di rivendere all'UNLELEVER era peraltro esplicitamente prevista nel contratto concluso dalla stessa IRI, senza che tale possibilità venisse minimamente ricondotta a 'interessi nazionali' da tutelare.

Dell'Alba chiede dunque che la Commissione europea verifichi l'eventuale violazione del diritto comunitario in merito ed apra, se del caso, una procedura di infrazione contro l'Italia.

2) Nella perizia già citata, si desume che il prezzo effettivo di vendita della CIRIO-BERTOLLI-DE RICA da parte del Consiglio di Amministrazione dell'IRI (310 miliardi) era inferiore di almeno 300 miliardi alle stime realizzate sul valore complessivo della società. (Secondo altre fonti autorevoli, il Credito Italiano aveva peraltro valutato il complesso agroalimentare a 1300 miliardi).

Era, la dismissione di beni pubblici al di sotto del prezzo medio di mercato ufficialmente stabilito é assimilabile ad un aiuto di stato ai sensi degli articoli 92 e 93 del Trattato, e come tale avrebbe dovuto prevedere l'autorizzazione preventiva delle autorità di Bruxelles.

Dell'Alba chiede dunque che la Commissione europea verifichi l'eventuale sussistenza di un aiuto di stato 'occulto' alla FISVI e la sua compatibilità con le regole di concorrenza comunitaria obbligando, se del caso, l'Italia a chiedere la restituzione alla FISVI del sussidio illegittimamente percepito in seguito alla delibera del Consiglio d'Amministrazione dell'IRI.

 
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