ßí 3ario e di retroguardia. Sul piano culturale, il mutamento pi· rilevante (e a mio avviso meritorio) operato da Pannella negli ultimi anni, consistito proprio, con l'acquisizione piena del liberismo, nell'abbandono da parte della tradizione radicale italiana dei riferimenti del pensiero liberal (non liberale) e della new left americana, che caratterizzavano il Partito Radicale negli anni Sessanta e Settanta. Ho sempre ritenuto che la polemica contro il "consumismo" avesse un fondamento teorico precario. Il libertarismo, infatti, presuppone che le scelte che riguardano la vita del singolo, per essere assolutamente libere, non possono e non devono essere sindacate da alcun soggetto o autoritß. Tolleranza significa accettazione di una pluralitß di stili di vita, di valori, di comportamenti diversi, con l'unico vincolo che essi non violino la libertß altrui. Poich non possibile individuare un criterio oggettivo ed assoluto che consenta di discernere fra consumi "buoni" ed emancipatorii e consumi "cattivi" e regressivi, lascerei una polemica del genere alle sinistre conservatrici e di fatto antilibertarie di casa nostra. Di conseguenza, sostituirei la bibliografia suggerita da Gianfranco con gli autori del pensiero libertarian americano, negletti in Italia, e a cui personalmente faccio riferimento come base teorica e culturale. In essi, definiti anche anarco-capitalisti, il libertarismo incorpora un liberismo che, sviluppando con coerenza il liberalismo fino alle estreme conseguenze, avversa ogni politica proibizionista non solo in materia di droga o di alcool, ma anche di prostituzione, di usura, di spaccio, di pornografia, di porto d'armi (e qui giß sento gli anatemi dei compagni!), di consumo e offerta di qualsiasi bene o servizio. E dunque, ecco una bibliografia essenziale: Murray N. Rothbard: "Uomo, econo
mia e Stato"; "Per una nuova libertß - il Manifesto libertario"; "L'etica della libertß";David Friedman: "L'ingranaggio della libertß";R. Nozick: "Anarchia, stato e utopia".W. Block: "Difendere l'indifendibile".Saluti, Piero Vernaglione. o Vernaglione Utente del Aptiva IBMei riferimenti del pensiero liberal (non liberale) e della new left americana, che caratterizzavano il Partito Radicale negli anni Sessanta e Settanta. Ho sempre ritenuto che la polemica contro il "consumismo" avesse un fondamento teorico precario. Il libertarismo, infatti, presuppone che le scelte che riguardano la vita del singolo, per essere assolutamente libere, non possono e non devono essere sindacate da alcun soggetto o autoritß. Tolleranza significa accettazione di una pluralitß di stili di vita, di valori, di comportamenti diversi, con l'unico vincolo che essi non violino la libertß altrui. Poich non possibile individuare un criterio oggettivo ed assoluto che consenta di discernere fra consumi "buoni" ed emancipatorii
e consumi "cattivi" e regressivi, lascerei una polemica del genere alle sinistre conservatrici e di fatto antilibertarie di casa nostra. Di conseguenza, sostituirei la bibliografia suggerita da Gianfranco con gli autori del pensiero libertarian americano, negletti in Italia, e a cui personalmente faccio riferimento come base teorica e culturale. In essi, definiti anche anarco-capitalisti, il libertarismo incorpora un liberismo che, sviluppando con coerenza il liberalismo fino alle estreme conseguenze, avversa ogni politica proibizionista non solo in materia di droga o di alcool, ma anche di prostituzione, di usura, di spaccio, di pornografia, di porto d'armi (e qui giß sento gli anatemi dei compagni!), di consumo e offerta di qualsiasi bene o servizio. E dunque, ecco una bibliografia essenziale: Murray N. Rothbard: "Uomo, economia e Stato"; "Per una nuova libertß - il Manifesto libertario"; "L'etica della libertß";David Friedman: "L'ingranaggio della libertß";R. Nozick: "Anarchia, stato e utopia".W.
Block: "Difendere l'indifendibile".Saluti, Piero Vernaglione. DATASTAMPA PRIVATO RIFD NUMREV DATASALVA OGGETTO SOMMVOCE MODELLO TITOLO INDVOCE
ALFABETICO ARABICO PRIMAMAIUSC CARDTESTO
FORMATOCAR VALUTATESTO MAIUSC ESADEC MINUSCUNISCIFORMATO ORDINALE ORDTESTO ROMANO TUTTOMAIUSC ASS ARROTONDA DEFINITO INT E FALSO MAX MIN RESTO MEDIA CONTANUMERI NON O PRODOTTO SE SEGNO SOMMA VEROK 4 D 4 D R d iferimenti del pensiero liberal (non liberale) e della new left americana, che caratterizzavano il Partito Radicale negli anni Sessanta e Settanta. Ho sempre ritenuto che la polemica contro il "consumismo" avesse un fondamento teorico precario. Il libertarismo, infatti, presuppone che le scelte che riguardano la vita del singolo, per essere assolutamente libere, non possono e non devono essere sindacate da alcun soggetto o autoritß. Tolleran
za significa accettazione di una pluralitß di stili di vita, di valori, di comportamenti diversi, con l'unico vincolo che essi non violino la libertß altrui. Poich non possibile individuare un criterio oggettivo ed assoluto che consenta di discernere fra consumi "buoni" ed emancipatorii e consumi "cattivi" e regressivi, lascerei una polemica del genere alle sinistre conservatrici e di fatto antilibertarie di casa nostra. Di conseguenza, sostituirei la bibliografia suggerita da Gianfranco con gli autori del pensiero libertarian americano, negletti in Italia, e a cui personalmente faccio riferimento come base teorica e culturale. In essi, definiti anche anarco-capitalisti, il libertarismo incorpora un liberismo che, sviluppando con coerenza il liberalismo fino alle estreme conseguenze, avversa ogni politica proibizionista non solo in materia di droga o di alcool, ma anche di prostituzione, di usura, di spaccio, di pornografia, di porto d'armi (e qui giß sento gli anatemi dei compagni!), di consumo e offerta
di qualsiasi bene o servizio. E dunque, ecco una bibliografia essenziale: Murray N. Rothbard: "Uomo, economia e Stato"; "Per una nuova libertß - il Manifesto libertario"; "L'etica della libertß";David Friedman: "L'ingranaggio della libertß";R. Nozick: "Anarchia, stato e utopia".W. Block: "Difendere l'indifendibile".Saluti, Piero Vernaglione. DATASTAMPA PRIVATO RIFD NUMREV DATASALVA OGGETTO SOMMVOCE MODELLO TITOLO INDVOCE
ALFABETICO ARABICO PRIMAMAIUSC CARDTESTO
FORMATOCAR VALUTATESTO MAIUSC ESADEC MINUSCUNISCIFORMATO ORDINALE ORDTESTO ROMANO TUTTOMAIUSC ASS ARROTONDA DEFINITO INT E FALSO MAX MIN RESTO MEDIA CONTANUMERI NON O PRODOTTO SE SEGNO SOMMA VEROK 4 D 4 DÇ ü é â ä à å ç ê ë ï î ì Ä Å É æ Æ ô ö ò û ù ý Ö Ü ¢ £ á í ó ú ñ Ñ ª º ½ ¼ ¡ « » ß µ ø ± · ²