PV> In relazione alla discussione fra Cercone
PV> e Perduca sul "consumismo", credo che l'identificazione
PV> stessa di tale concetto, e l'ostilità che ne deriva,
PV> rappresentino un atteggiamento antilibertario e anche
PV> un po' datato.
Ho l'impressione, Piero, che nel tuo discorso si sovrappongano i concetti
di "società dei consumi", "consumo", e "consumismo".
Personalmente non ho nulla nè contro una società dei consumi nè contro
i consumi stessi. Che in una società sia offertà abbondanza e ampia possibilità
di scelta di beni di consumo, mi sembra eccellente.
Nemmeno, mi sentirei di sindacare sulla scelta di certi beni di consumo
anzichè su altri. Lo troverei insopportabilmente moralistico.
D'altra parte per vivere non si può fare a meno di consumare.
Discuto invece il consumismo, che è un fatto culturale, prevede una
certa gamma di modelli di comportamento, racchiude al limite una concezione
del mondo. Per dirla con uno slogan, prevede il consumo come valore
fondamentale e fonte primaria di felicità.
Ora su un fatto culturale si può dare una valutazione culturale.
E non vedo come in questo caso una valutazione, positiva o negativa che sia,
si possa definire "antilibertaria". (Allora era antilibertario anche
Pasolini e anche Marcuse?).
Interessante comunque la bibliografia che proponi. Ma almeno per qualche
titolo puoi indicare gli editori?
G.
--- MMMR v4.00unr