Dichiarazione di Marco Pannella

Roma, 4 dicembre 1996

"Quando tutto sembrava perso, e la palude stendersi su questa straordinaria e irripetibile occasione di crescita e di grande riforma del nostro Paese, ci raggiungono altre sottoscrizioni e alcuni veri 'testimonial' di un'altra Italia, come di un embrione di un nuovo, possibile 'blocco sociale e culturale', liberale e liberista, riformatore, antiburocratico, moderato.

Nella precedente campagna estiva non avevamo raccolto che le quote di 10 milioni di Marta Marzotto, Giuseppe Colnaghi, Nori Corbucci, Alex Demcenko, Felice Franchini, Stefano Magini cui va la nostra riconoscenza per il loro coś immediato e amichevole soccorso.

Ora registriamo i contributi, molti in questi stessi istanti, avvenuti, con cifre che vanno dai 120 milioni della designer Elsa Peretti, ai 15 milioni di molti altri.

Precisando che molti di questi contributi (e testimonial) indicano sia tutti, sia solamente uno dei referendum come oggetto del loro sostegno, qui ci limitiamo ad indicare alcuni dei loro sottoscrittori: esponenti della Confagricoltura e agricoltori come Francesco Dore della Giunta Nazionale, Vittorio Viora, Giovanni Tamburini, Giulio Ruspoli, Piero Broglia; del mondo imprenditoriale e confindustriale, come Adriano Teso, Emma Marcegaglia, Emilio delle Piane, Giuseppe Gazzoni, Daniel Gallina, Alfonso de Virgiliis, Mauro Valerio Mariani; della Confcommercio, con il vice-Presidente vicario Igino Sogaro, Aldo Diamanti, vice-Segretario generale, Ennio Gibelleri, Giovanni Arena, Rodolfo Bellentani, Anna Lucia Ricci (farmacista); il geologo Giuseppe Suppa, Vito Tramacere, commercialista. Cesare Previti e Filippo Mancuso costituiscono le due sole eccezioni dell'universo parlamentare e politico".