AIUTI CONTRO LA LEGALIZZAZIONE DELLE DROGHE LEGGERE E IL MODELLO "OLANDESE": REAZIONI DEL CORA.
<>Dichiarazione di:
CARLA ROSSI, ORDINARIO DI STATISTICA MATEMATICA ALL'UNIVERSITA' DI ROMA-TOR VERGATA, E DIRETTRICE DELL'OLD, OSSERVATORIO LEGGI SULLA DROGA DEL CORA:
l'Osservatorio europeo sulla Droga (dunque una fonte ufficiale dell'UE) evidenzia che il valore medio di incidenza dell'Aids fra la popolazione tossicodipendente in Olanda , fra il 1985 e il 1995, è stato del 10,5% rispetto al totale della popolazione in Aids, contro il 62,5% che nello stesso periodo si è registrato in Italia: il valore italiano è dunque stato del 495% superiore a quello olandese.
Il valore olandese è inoltre inferiore a quello della stragrande maggioranza dei paesi europei (vedi allegato), e soprattutto è inferiore a quello francese (24%), tedesco (13,7), svedese (10,8), spagnolo (65,9) e portoghese (34,4): tutti paesi con normative sulla droga più punitive.
Dunque se il Professor Aiuti sostiene, testualmente, che il modello olandese di tolleranza verso le droghe leggere è fallimentare perchè: "..la prevalenza di casi di Aids è tra le più alte di Europa" è necessario difendere, prima che la legalizzazione, la verità scientifica dagli "spacciatori di fumo".
Aiuti si difenderà sostenendo di avere parlato della prevalenza dell'Aids sul totale della popolazione, e non prendendo a riferimento quella tossicodipendente. Ma Aiuti sa meglio di me che il dato di "prevalenza" di Aids totale (casi di Aids sul totale della popolazione) non è indicativo dell'efficacia delle politiche sulla droga e, comunque, anche quel dato è inferiore a quello della gran parte degli altri Paesi europei.
Roma, 16 dicembre 1996.