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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 21 dicembre 1996
LEGGE SUL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI:

IL COMITATO PROMOTORE DEL REFERENDUM SUL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI HA SOLLEVATO UN CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE FRA POTERI DELLO STATO DINANZI ALLA CORTE COSTITUZIONALE, E CHIEDE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI NON CONTROFIRMARE LA LEGGE PRIMA DELLA PRONUNCIA DELLA CONSULTA.

Dichiarazione del Comitato Promotore del Referendum sul Finanziamento pubblico dei Partiti.

Roma, 21 dicembre 1996

"Quella, che Giovanardi chiama una legge 'pulita', è, dal punto di vista politico e 'istituzionale' la legge più vergognosa ed arrogante che questo Parlamento potesse votare: non più tardi di tre anni fa il 90% dei cittadini italiani (31.942.808 persone) votò a favore del nostro (e solo nostro) referendum per abolire il finanziamento pubblico, obbligatorio e diretto dei partiti.

A distanza di tre anni, questo Parlamento vota, con il 90% dei consensi, un provvedimento che ripristina il finanziamento pubblico dei partiti - di fatto equiparati, grottescamente, ad 'enti morali'; e chiunque (pochissimi, oltre a noi) si oppone a questa vergogna viene tacciato di qualunquismo.

E' urgente verificare se il voto dei cittadini valga più della carta straccia negli altri 'Palazzi del potere': il Quirinale e la Corte Costituzionale.

E dunque:

1) I legali del Comitato Promotore, Professori Motzo e Caravita, hanno sollevato su questo tema e contro il Parlamento un conflitto di attribuzioni fra poteri dello Stato dinanzi alla Corte Costituzionale.

2) Il Comitato Promotore chiede al Presidente della Repubblica di non controfirmare la legge 'restitutiva' del finanziamento pubblico dei partiti, e di attendere al pronuncia della Consulta.

Ai cittadini, ed ai pochissimi parlamentari 'renitenti' alla leva partitocratica, spetta oggi la responsabilità e l'impegno di dare, con noi, forza e visibilità a questa battaglia civile"

 
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