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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 21 dicembre 1996
TRADUZIONE DEL'ARTICOLO APPARSO SUL WALL STREET JOURNAL IN PRIMA PAGINA (PROSEGUIMENTO IN SECONDA) IL 18 DICEMBRE 1996.

Di Maria Sturani

Titolo:

Quando andate a Roma non fate come Marco Pannella: puo' essere illegale

Sottotitolo:

La storia del candidato a sindaco della citta, ricca di prodezze che sollevano dubbi sull'ultima scommessa

Roma - Marco Pannella e' stato molto occupato ultimamente. L'uomo politico e stato processato questo mese per avere distribuito marijuana e hashish vestito da Babbo Natale a quanti passavano in Piazza Navona lo scorso anno, di questi tempi. Venerdi' scorso ha partecipato invece all'udienza preliminare per avere offerto in diretta 300 grammi di hashish durante un programma televisivo. E qualchE settimana fa ha annunciato la sua intenzione di candidarsi a sindaco della Citta Eterna, con un programma che include alcuni attacchi concertati contro il Vaticano.

Controversie e scaramucce legali non sono nulla per il

66enne Marco Pannella, un ribelle che ha molte cause al suo attivo, che utilizza metodi curiosi e che ha trascorso gli ultimi quattro decenni a stimolare - con un certo successo - la politica italiana con campagne per la liberalizzazione dell'aborto, del divorzio, dei diritti degli omosessuali e delle cosiddette droghe leggere. La sua tattica principale e quella dello sciopero della fame, e la sua faccia, che a fasi alterne e smagrita oppure bene in carne e su cui spiccano due magnetici occhi blu, e diventata la fissazione della stampa italiana. Per completare il quadro, ha anche fumato droga e si e denudato in pubblico.

"E' necessario esporsi se si vuole ottenere un risultato", dice Pannella mentre aspira ancora una volta dall'onnipresente Gauloise. Ma i suoi numerosi obiettivi e le mosse volte a conquistare i titoli dei giornali inducono alcuni a pensare che la scommessa di candidarsi a sindaco non sia altro che una delle sue prodezze.

"E' difficile sapere se veramente vuole diventare sindaco di Roma", dice Ernesto Galli della Loggia, professore di storia contemporanea all'universita di Perugia, "ma penso che Pannella sarebbe un grande sindaco perche e onesto e ama Roma". Tuttavia esprime i propri dubbi sul suo impegno a lungo termine. "Dimostra grande tenacia, ma ha anche troppi obiettivi".

I Radicali e Cicciolina

Nato in Abruzzo, una regione del centro-Italia, Pannella ha iniziato la propria carriera politica all'universita, mentre studiava legge. Ha lavorato come giornalista e nel 1960 ha assunto la guida del Partito Radicale, fondato nei dieci anni precedenti da un gruppo di intellettuali italiani che voleva promuovere un vasto programma di riforme. Il partito, che oggi e un'organizzazione internazionale, innalzo considerevolmente la propria immagine candidando, verso la meta degli anni '80, la pornostar Ilona "Cicciolina" Staller, che nel 1987 conquisto' un seggio in Parlamento sotto la bandiera Radicale.

Nel 1979 Marco Pannella viene eletto membro del Parlamento Europeo, l'organo consultivo dell'Unione Europea, dove detiene il recordo del numero di interventi. All'inizio di quest'anno si è però dimesso, in parte perchè l'immunità riservata ai parlamentari limitava l'utilità politica che egli attribuisce all'arresto e al processo: 'così non hanno piu' scuse, devono arrestarmi' dice Pannella.

Al servizio delle sue cause e il Movimento dei Club

Pannella, un movimento di riforma popolare che prende il nome dal

suo leader. Tra le tante iniziative, i cosiddetti pannelliani, stanno promuovendo 20 referendum finalizzati a riformare il sistema giudiziario ed elettorale e alcune leggi economiche. Hanno raccolto i 12 milioni di firme necessarie per sottoporre i quesiti alla Corte Costituzionale che dovra emettere il giudizio finale.

Ma e' fuori dalla scena politica convenzionale che Marco Pannella ha ottenuto maggiore attenzione e maggiore successo. I suoi numerosi scioperi della fame - che sono iniziati nel 1964 per la legalizzazione delle cosiddette droghe leggere - hanno aiutato a cambiare le leggi sull'aborto, sul divorzio e sul finanziamento pubblico dei partiti, per fare solo alcuni esempi. Le sue tattiche gli hanno fatto guadagnare la reputazione di egocentrico e fanno sorgere dei dubbi su cio che farebbe se diventasse sindaco di Roma. "E' un politico con la P maiuscola" dice di lui Alberto Ardunini, 47 anni, tassista. "E' un grande attore e bisogna vedere quali interessi sta perseguendo".

Molti romani guardano con riluttanza la sua candidatura. Si chiedono se l'abbia annunciata solamente per innervosire il Campidoglio visto che l'attuale sindaco della citta e Francesco Rutelli, iscritto al Partito Radicale ed ex favorito di Pannella.

Un programma traballante?

Lo stesso Pannella non e' sicuro se portera' avanti la propria campagna fino alla fine; le prossime elezioni dovrebbero tenersi al piu' presto il prossimo maggio. Dice che in cima alle sue priorita' vi e' quella di portare la politica a livelli piu' elevati. "Mi sono candidato per costringere la politica italiana a elevarsi, se possibile", afferma Pannella mentre siede comodamente nella cucina della sua casa al centro di Roma.

Il suo programma e' basato su un vago progetto finalizzato a rendere Roma meno clericale. Uno dei suoi obiettivi e' il Giubileo del 2000, quando Roma celebrera' in maniera spettacolare una festivita' religiosa fissata nel 1300 e che si rinnova ogni 50 anni. E' l'occasione in cui i pellegrini di fede cattolica si mettono in viaggio verso la citta' per ricevere benedizioni speciali, o indulgenze, dal Papa. Le autorita' cittadine prevedono un afflusso di circa 42 milioni di visitatori cattolici per la gala del 2000.

Per tale occasione l'Italia ha riservato centinaia di miliardi che dovranno essere destinati alla realizzazione di opere pubbliche, e Pannella vuole essere sicuro che neanche una piccola parte di quel denaro vada a beneficio della Chiesa Cattolica. Piuttosto che costruire altre chiese nella periferia della citta' con denaro dello Stato, come ha prospettato il comune di Roma, Pannella utilizzerebbe tali fondi per costruire luoghi di culto per le altre religioni nelle citta' vicine.

Il punto di vista di Pannella sulla burocrazia e sul rinnovamento urbano e' anch'esso piuttosto inconsueto. Osservando che la citta pullula di ministeri ed enti nazionali e locali, come dei quartier generali del sindacato e del corpo militare, egli condanna cio' che giudica un proliferare di feudi che non servono a produrre nulla. Vorrebbe che parte di questo apparato burocratico fosse spostato in altri centri urbani sparsi per tutto il Paese, come in una specie di ridistribuzione federalista. Il vecchio politico non risparmia quindi le sue critiche al sindaco Rutelli per avere concesso troppo a questi gruppi di potere.

"Giungla di cemento"

Mentre l'antica Roma e' ricca di piazze e palazzi stupendi, sia secolari che religiosi, Pannella lamenta la condizione delle aree periferiche, ridotte a "giungle di cemento". Afferma

polemicamente che negli ultimi 40 anni, nella citta', non sono state realizzate opere architettoniche moderne di alcuna

rilevanza. Nel Giubileo egli vede un'altra opportunita' d'oro, e suggerisce che la citta' approfitti dell'occasione per

commissionare la costruzione di nuovi edifici ai piu' grandi architetti del mondo.

Molti cittadini e politici possono essere d'accordo con le critiche rivolte da Pannella alla citta', ma, e cio' non desta stupore, molti sono riluttanti sulle sue soluzioni. "In termini di capacita' amministrativa e di cultura istituzionale, (Pannella) e' certamente valido", dice Lucio D'Ubaldo, segretario della sezione romana di uno dei rami della ex Democrazia Cristiana, il Partito Popolare Italiano. Ma "in vista del Giubileo, io non credo che Roma abbia bisogno di un sindaco provocatore come Pannella. Roma ha bisogno di ricomporsi dal punto di vista morale ed etico".

Al momento Pannella non e' tuttavia completamente concentrato sulla sua candidatura. Sta infatti partendo per le Maldive per chiedere il rilascio di due cittadini italiani, in carcere da sette mesi per essere stati trovati in possesso di marijuana e condannati a una pena indeterminata. E la campagna di Pannella volta a dissuadere gli italiani a recarsi alle Maldive in vacanza per Natale sta gia' dando alcuni frutti.

Dopo un solo giorno "10 persone hanno telefonato a Radio Radicare (la radio del partito) per annunciare di averecancellato il proprio viaggio", dice Pannella. "Io credo che il presidente delle Maldive ci contattera' prima di Natale".

 
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