SUBITO NUOVA FORZA POLITICA E PARLAMENTARE, O SARA' TARDI. E, INTANTO, SOSTEGNO A FEDERMECCANICA E CONFINDUSTRIARoma, 22 dicembre 1996
"Occorre urgentemente organizzare un soggetto politico assolutamente autonomo, atto (e anche volto) a tentare - prima di andare fuori tempo massimo - a realizzare con il Polo, con Berlusconi in particolare, e ogni altro, un'alleanza ed un progetto politicamente e socialmente liberali, liberisti, libertari, riformatori, federalisti, 'americani', antipartitocratici; e occorre farlo inserendosi quotidianamente anche nei conflitti sociali ed economici, che vanno non solamente sostenuti o scongiurati come jatture, ma previsti e promossi.
E' infatti assolutamente incredibile che - a parte noi - non vi siano forze politiche e parlamentari mobilitate oggi accanto alla Federmeccanica ed alla stessa Confindustria contro la iattanza padronale espressa dal sindacato, e subita, rilanciata dal Governo, le sue ragioni e i suoi contenuti.
In tal modo - oltretutto - si rafforzano le illusioni oggettivamente entriste e subalterne anche da parte di chi - come Ciampi e probabilmente anche Amato - ben sanno che pensioni e sanità, strutture di dissipazione, di dilapidazione di risorse pubbliche, vanno aggredite con urgenza, a pena di rischi enormi e di danni irreparabili per l'Italia. E che il mercato - da costruire - è più un punto di partenza che di arrivo.
Continuare a restare nel Polo e in Forza Italia (da due anni - ormai - luogo di mortificazione quotidiana della grande speranza di un'alternativa radicale di regime e di sistema), è errore di pseudo-realpolitik, di subalternità anche culturale e civile.
Attendere ancora per i liberali del Polo, e anche quelli dell'Ulivo, comporta il logorarsi di ogni loro forza di credibilità e di leadership.
Il nostro Movimento referendario e dei diritti civili può essere il punto di partenza per un'esaltante prospettiva. Occorre farne tesoro, usarlo, non temerlo o fingere di ignorarlo".