Mentre scrivo, un militante dei Club Pannella proclama alla radio al sua "incazzatura" (sic) perch gli italiani abbienti non hanno aderito alla campagna di finanziamento dei referendum.
Lo ascolto e penso a quanta energia venga sprecata dai militanti del Club Pannella per dei refernedum del tutto inutili, in quanto destinati ad essere aggirati, cosø come accaduto per quello forse pi· sentito dagli italiani, quello che ha abrogato il finanziamento pubblico dei partiti.
Questa energia enorme potrebbe essere diretta verso forme di lotta pi· adeguate alla situazione nella quale le istituzioni sono precipitate.
La classe media lo ha capito da un pezzo: si pu andare a votare per cento volte e per mille referendum, ma il regime non cambia. Ed per questo motivo che la classe media non ha risposto agli appelli di Radio Radicale.
I militanti dei Club accusano la stampa e la televisione del fallimento della loro campagna finanziaria. Ma la veritß che nessuno pi· disposto a buttare soldi al vento, sapendo che anche mille miliardi non convincerebbero il Parlamento a desistere da tentativi di snaturare le consultazioni popolari.
I Club Pannella devono imparare che l'Italia della Prima Repubblica, quella dell'equilibrio consociativo, finita davvero. Quella Prima Repubblica era come un'altalena, sulla quale era possibile tenersi in bilico sfruttando le forze contrapposte e cerando di far passare - come dei giocolieri - qualche provvedimento sano e intelligente.
Ora che l'equilibrio consociativo si trasformato in un regime, nel quale i ruoli tradizionali di molte istituzioni sono sostanzialmente diversi da quelli concepiti dalla carta costituzionale, l'uso dei referendum e - temo - anche quello del suffragio in genere, sbiadito ed inutile.
Se i militanti dei Club comprendono ci , allora potranno finalmente dedicare le proprie energie a forme di lotta politica pi· confacenti la nuova Italia. Da modesto cittandino quale sono non saprei immaginarle, ma sicuramente, persone pi· esperte di me potranno pensarle e insegnare a metterle in pratica.