Roma, 25 dicembre 1996

"Noi abbiamo una vitale necessità di risorse umane, e poi anche finanziarie, per togliere il paese dalla condizione di ignoranza e di distrazione civile, cui la partitocrazia, e la sua cultura lo riducono, lo condannano, per spartire il pane dell'informazione e soddisfare la sete di verità diano letteralmente corpo, e non solo voce e volto.

Nello stesso tempo, quindi, rivolgo un ultimo appello agli italiani, in particolare alla borghesia ed agli agiati, perché nelle prossime ore ci sia possibile spendere i cinque/sei miliardi necessari per un minimo di campagna televisiva e di stampa sui referendum che l'8 gennaio sono sottoposti al giudizio della Corte, la quale giudicherà sicuramente in modo diverso, a seconda che si trovi dinanzi ad un paese ignorante e distratto, o consapevole e attento.

E, nello stesso tempo, ripeto, annuncio che proporrò al mio Movimento una azione sicuramente di grave momento; per una volta anche di stampo morale, e non solamente civile e politico. Proporrò che i tre miliardi di lire, che ci spetterebbero secondo le regole di spartizione del bottino fatto nella rapina partitocratica per il finanziamento pubblico dei partiti, siano pubblicamente distrutti.

Noi abbiamo vitalmente urgenza e necessità di risorse finanziarie frutto della libera e responsabile scelta dei cittadini. E, proprio perché ne va della vita stessa di iniziative di enorme importanza, non possiamo permetterci di ferire le ragioni e gli obiettivi stessi per le quali sono state assunte. Se viviamo come gli altri di regime e di sistema partitocratici, le ragioni stesse della nostra vita sono, sarebbero superate e offese."