Sono in netto dissenso con l'ipotesi di Marco di bruciare i soldi in piazza. Una simile ipotesi fu prospettata, se non ricordo mal, già nel 1976, 1977 ad un congresso radicale (quello di Napoli?). Alla fine fu deciso, se non ricordo male, di destinare i soldi del finanziamento pubblico a Radio Radicale, organo di informazione ecc... .Credo che sia molto più forte una iniziativa che preveda un effetto "boomerang" nel senso di far ritorcere DEMOCRATICAMENTE contro il regime quei soldi che nelle sue intenzioni servono per sostenere la democrazia.
Bruciare i soldi vuol dire arrendersi, disperatamente, ad una logica violenta. Io voglio nonviolenza e democrazia.