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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 26 dicembre 1996
SINTESI DI ALCUNE PARTI DELLA CONFERENZA STAMPA DI MARCO PANNELLA

(p.s. viene fatta su richiesta di alcuni colleghi della stampa, non potuti intervenire, ed a titolo di collaborazione 'non formale' da parte della segreteria di Pannella)

Roma, 26 dicembre 1996

"Le 'idee' e i metodi di potere che hanno bruciato due milioni di miliardi tornano sempre più a dominare istituzioni e 'politica' nel nostro paese. Se solo accenno all'intenzione di proporre al mio Movimento di rifiutare la parte del bottino che i rapinatori del finanziamento pubblico dei partiti hanno riservato a noi, che ci riteniamo i primi rapinati, e di distruggere in qualche modo, magari bruciandoli, i 'nostri' tre miliardi, i 'nostri' tre milioni di biglietti da diecimila lire, è subito scandalo. Strano paese.

Ma facciamo il punto della situazione: stiamo lottando perché il Presidente della Repubblica non promulghi, e respinga alle Camere, la legge anticostituzionale votata a ritmi da Hold up cinematografico; e, per il momento, il Presidente non l'ha promulgata. Stiamo lottando perché i cittadini siano informati dell'accaduto e dei suoi significati; da soli. E ci stiamo riuscendo. Stiamo lottando perché appaia chiaro che questa legge; le proposte salvaladri di ieri, oggi e domani sulle quali Poli e Ulivi erano in gran parte d'accordo; il sabotaggio dei referendum liberali, liberisti e libertari; le profferte di Berlusconi a D'Alema perché oltre a regole e Costituzione alla Tatarella e alla Mattarella, ci sia anche un Governo dello stesso tipo, e dello stesso tipo delle antidemocratiche e truffaldine leggi elettorali vigenti; gli accordi e i compromessi storici fra Ulivo e Mediaset per il condizionamento politico del paese, e le fortune di imperi finanziari ieri perseguitati e oggi protetti; le abolizioni tentate

di abusi di ufficio e di falsi in bilancio; contro tutto questo - dunque - lottiamo anche perché l'immensa maggioranza degli elettori italiani, del Polo ma anche dell'Ulivo e della Lega, hanno creduto di votare e di combattere.

Il problema più urgente, in queste ore, è relativo ai referendum. Se la Corte Costituzionale, gli otto giudici che ne costituiranno la maggioranza, decideranno di fronte ad un paese ignorante, tenuto nell'ignoranza, e distratto rispetto ad una scadenza che potrebbe essere la più storica, dal 1946 ad oggi, da cinquantanni, decideranno secondo regime, secondo 'giurisprudenza prevalente', e non secondo diritto e Costituzione. Rivolgo quindi una richiesta a tutti gli inserzionisti, specie ai grandi, che dispongono di pagine pubblicitarie da oggi al 10 gennaio, perché ci offrano spazi per l'informazione, per rendere il Paese informato e consapevole, attento, sicché la Corte gli si adegui. E, infine, l'appello ai '500 agiati per almeno 15/20 milioni ciascuno' che ha visto oggi la partecipazione di Giorgio Albertazzi, e dell'imprenditore Saverio Micheletta, con 15 milioni, diventa pressante e si estende anche alle grandi organizzazioni sociali e di categoria che, come Confindustria, Confagricoltura, Confcommercio,

hanno espresso di già alcuni preziosi segnali di attenzione".

 
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