Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
sab 03 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 28 dicembre 1996
SOLDI BRUCIATI
piccolo contributo

le azioni estreme mi affascinano, perche' sono quelle che riescono meglio a comunicare, e perche' la loro messa in opera (anche e proprio per il "pericolo" che comportano per chi materialmente le fa) nasce dal coinvolgimento "budellare", quindi sono quelle fatte meglio, perche' la convinzione e' molto piu' comunicativa di quanto si possa credere.

Sui soldi da bruciare o meno, il Pannella ha praticamente aperto un dibattito, chiedendo l'opinione di tutti noi e dei cittadini che fortunosamente ne sono venuti a conoscenza. Purtroppo, a parte qualche temerario (Andrea Maori tra loro), la maggiorparte non esprime opinione e aspetta che il capo decida (la paura di pensarla in modo diverso dal capo, caro Marco P., e' incombente in questo ambiente, purtroppo, con motivazioni le piu' disparate, spesso meschine: prendine atto anche se, ovviamente, tu non hai colpa se sei carismatico e impaurente fino a questo punto).

Ma veniamo a noi ........... dopo le lamentele di rito.

Quando c'e' di mezzo il denaro, tutto e' sempre piu' chiaro e sincero. Pensate alle famiglie che dovrebbero essere eterne e che invece si spaccano sul denaro, per esempiom, delle eredita'; pensate alle stronzate illogiche che dicono Giovanardi e tutti gli altri per giustificare il furto con la nuova legge sul finanziamento pubblico dei partiti; pensate a quella cultura di merda che ci dice che amore e denaro non vanno d'accordo, o che moglie e marito non devono lavorare insieme; pensate ai debiti di gioco; pensate a come reagite quando non vi danno il resto giusto in un negozio; pensate al cibo che lasciate nei piatti e a cosa ordinate in un ristorante e non mangiate, e pensate se vi mettereste per sfizzio a distruggere moneta: il primo lo fate probabilmente spesso, il secondo mai .......... eppure il primo e' denaro rappresentato in altro modo; e cosi' via ......

Quindi tutto e' piu' diretto, piu' comunicativo, quando c'e' di mezzo il denaro, perche' di per se' non e' l'accettazione di qualcosa che e' gia' (l'oggetto o il servizio comprato con il denaro, ma gia' oggetto o servizio), ma mette in moto la fantasia e il bisogno rispetto a qualcosa che potrebbe essere, e che dipende solo da te.

Siamo oggi noi in grado di comunicare il nostro dissenso, la nostra politica, attraverso i mezzi che potremmo comprare con il denaro? Pensate un po' alle pagine pubblicitarie (illegibili, tanto per non cambiare) che compaiono oggi su diversi quotidiani e che ci sono costate fatiche immense nel reperimento di quattrini: pensate che possano servire a comunicare? Ce lo auguriamo, ovviamente .... ognuno coi suoi dubbi.

Per tornare alla lotta contro il finanziamento pubblico dei partiti. Pensate che dopo gli spazi (non avevano alternative perche' non c'era alcun altro) che questi giorni danno a Pannella sui media, se ne tornera' a parlare? Pensate che se imbastiamo una battaglia -anche con il mezzo piu' estremo che in materia abbiamo, il referendum- i media parleranno della nostra battaglia? I cittadini saranno informati e verranno a frotte a firmare ai nostri tavoli referendari? La risposta e' nota, come la pleonasticita' della domanda.

E allora che fare? Come molti -troppi- compagni che si rassegnano facendosi sovrastare dalla forza politica e culturale del regime, e se ne stanno lontani dall'azione politica, senza rendersi conto che il treno che parte in questi giorni e' proprio l'ultimo? ... e poi sono proprio questi che fanno i sorrisini di fronte all'ipotesi del rogo, il sorrisino di chi ha capito tutto della vita ............

Pannella sta digiunando, e il messaggio mi pare molto chiaro: verso di noi e verso l'esterno. Un gesto che parla da se' e che non vuol dire "digiunate con me", ma che per lui siamo all'estremo, oltre il quale non c'e' altro: un'azione che da' sostanza alla sua analisi, che in molti diciamo di condividere.

Ma basta ildigiuno di Pannella? Neanche lui lo sa, e quindi ecco la proposta del rogo, con la sua regia di lentezza, pezzo per pezzo perche' piu' piccolo non si puo' ..... non ha pensato ad un bel forno in piazza Navona dove buttare una per una tante monete da 50 lire .......... dove il lento consumarsi del reato potrebbe servire a produrre informazione, attenzione, far crescere il disgusto verso il denaro che "olet", dove tutte le fantasie dell'individuo di fronte al denaro (come dicevo qualche riga fa) vanno in fiamme prima e fumo poi. E dove anche il piu' incredulo (.... se magna i rigatoni de notte, sor Panne'......) capirebbe che si fa sul serio.

Ma siamo a questo punto di strozzatura del regime?

Provate a ritornare indietro con la mente a quanto e' avvenuto dalle elezioni ad oggi. Pensate a quanto abbiamo detto e fatto, e pensate a come e' passato nell'informazione e nella conoscenza. Provate ad ascoltare un qualunque onorevole che abbia votato a favore del finanziamento pubblico, ed ascoltate con attenzione la sovversione sovversiva che fa dell'esprimersi con logica. Provate a rileggere Massimo D'Alema sull'antiproibizionismo e vedete se riuscite a capire -come capisco io- che e' solo un tentativo di ingabbiare nel regime quel che fino ad oggi non gli era riuscito, perche' tutto sia sotto controllo, l'assenso e il dissenso.

E intanto continuate a frequentare gli uffici pubblici, ad avere a che fare con uffici Iva e Inps, a non pagare l'Iva alla scadenza del 27 dicembre perche' la banca e' in sciopero, e a doverla pagare il 30 con la multa salatissima, mentre i rimborsi Iva dello Stato gli arrivano quando cazzo gli pare e piace a loro, quando non ve li danno in Bot o stronzate del genere. Provate a circolare in un centro urbano e a constatare le palesi e continue violazioni del codice della strada che fanno le autorita' e i vigili. Provate a capire perche' a Roma stanno per aprire un supermercato che stara' aperto 24 ore su 24, mentre Rutelli in prima fila aveva votato e fatto votare contro il referendum sulla liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali (altrimenti come avrebbero fatto le deroghe con cui incassare in potere e/o denaro?).

Provate tutto questo e altro, e forse arriverete alla mia constatazione, che questa vita in questo Stato e questa societa' di merda non val la pena di essere vissuta o sopravvissuta, ma vale la pena -forse- di impegnarla nella speranza e nella prospettiva del cambiamento rivoluzionario. E la rivoluzione deve essere qualcosa di forte, altrimenti non e'. E la forza non ha prezzo, come non ha prezzo lo stare insieme con la persona che piu' vi attrae. E capirete che il denaro e' solo un feticcio, uno strumento, anche di per se', che puo' comunicare non solo per il suo potere di acquisto, ma anche per il suo potere di creare e distruggere illusioni e speranze.

Beh. Avete capito.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail