LA BONINO UNA LADY DI FERRO
in Società e Cultura - I Volti del '96 - pag. 22
di Sergio Romano
Questo è un 'risarcimento'. Quando Emma Bonino fu designata dal governo Berlusconi per la Commissione di Bruxelles, la scelta mi parve doppiamente sbagliata. Pensai che fosse un errore prospettare l'incarico a Napolitano e cedere alle pressioni di Pannella. E mi parve sbagliato mandare in Europa una donna esperta di campagne radicali più che di negoziati internazionali. Sul 'modo' della scelta non ho cambiato parere. Sulla sostanza sì. Dopo i negoziati sulla pesca con il Canada e le occasioni in cui Emma Bonino ha rappresentato la politica umanitaria dell'Europa, ho capito che la piccola agitatrice radicale ha la stoffa dei grandi politici. Azzardo una previsione. Se mai ci toccherà proporre un candidato per la Segreteria Generale dell'ONU, la Bonino potrebbe farcela. Sarebbe la 'lady di ferro' del Palazzo di vetro.