Pannella - se non sbaglio - ha accennato ad una mezza intenzione di bruciare pubblicamente i soldi del finanziamento pubblico ai partiti.
Si tratterebbe di una azione-shock, oltre che di un reato.
Servirebbe a fare pubblicita' all'argomento, ma avrebbe due aspetti negativi:
- il Movimento dovrebbe utilizzare i prossimi anni a spiegare perche' ha fatto un falo' invece di fare qualche "opera buona"; e' facile dare spiegazioni, ma non va dimenticato che ancora oggi capita di dover dare spiegazioni sul perche' fu candidata Cicciolina, il che e' grave quando si hanno i secondi contati per poter parlare in TV
- potrebbe risultare piu' difficile ottenere finanziamenti privati, in base alla considerazione: "Perche' volete le mie diecimila lire? Avevate tre miliardi, che potevate spendere bene, invece di bruciarli"
Come alternativa al falo' non mi pare accettabile l'ipotesi "fischettiana" di utilizzarli per il referendum abrogativo, poiche' si tratta comunque di un modo per utilizzare i soldi, e mi sembra fondamentale la differenza tra utilizzarli e non utilizzarli, piuttosto che sulle modalita' di utilizzo.
Mi sembrerebbe preferibile:
1. ritirare il finanziamento pubblico
2. donare allo Stato una cifra pari a quella ritirata
Credo che si tratti di una ipotesi giuridicamente praticabile e politicamente corretta.
Se possibile l'atto di donazione potrebbe stabilire una particolare finalita', come - per esempio - la riduzione del debito pubblico.