Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Segretario Nazionale dei Club Pannella-Riformatori. Roma, 3 gennaio 1997
"Senza pudore e inibizioni l'ordine dei giornalisti della Lombardia si rivolge direttamente alla Corte Costituzionale perché si erga a baluardo difensivo della corporazione giornalistica contro il pronunciamento libero, democratico e costituzionalmente garantito degli elettori nel referendum voluto da centinaia di migliaia di cittadini. Il timore che la professione venga "declassata a mestiere", nasconde la preoccupazione di perdere privilegi che gridano vendetta al cospetto di milioni di disoccupati e di centinaia di migliaia di giovani cui la professione giornalistica resta preclusa, sottratta come è al mercato e al merito individuale dai meccanismi di cooptazione e dalle barriere all'entrata rappresentate dai vincoli economici e normativi che la caratterizzano oggi.
Se la Consulta giudicherà secondo il diritto di uno Stato democratico, libero e liberale - e non secondo il diritto dello Stato dei fasci e delle corporazioni -, sarà il popolo sovrano a scegliere tra il mercato e la libertà di stampa e la loro negazione burocratica e oligarchica".