Roma, 3 gennaio 1997
"Il Presidente Scalfaro ha risposto a modo suo ai messaggi dei cittadini, arrivati in questi 15 giorni a Radio Radicale.
Posso annunciare che già sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica di oggi il Presidente Scalfaro ha controfirmato, e quindi promulgato, la legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Ha cioè messo la sua firma su questa rapina contro la Costituzione, contro i referendum, contro l'unanime sentimento del paese. Il Presidente Scalfaro, come tutti i pre-potenti, quando trova più potenti di lui, obbedisce e diventa vile.
Ora questa legge è legge dello Stato, a meno che noi non riusciamo il 9 gennaio ad avere dalla Corte Costituzionale, nel conflitto che abbiamo acceso, una sentenza che ci dia ragione. Scalfaro ha dovuto obbedire prima anche perché i partiti ritengono probabilmente in tal modo di poter costringere la Corte a non smentire moralmente Scalfaro, e a darci torto il 9 gennaio.
Questa è la laconica verità, questo il prodotto del Polo e dell'Ulivo, questo il prodotto di Berlusconi e D'Alema. Questo è un anticipo per chi vuole vivere con gli occhi aperti; un'anticipazione delle 'regole' della Bicamerale e della Costituente, che non Berlusconi e D'Alema ma Mediaset ed il malaffare, congiunti a costoro, possono dare all'Italia.
Grazie a Scalfaro saremmo più ricchi di tre miliardi. Ma non lo siamo e non lo saremo. Vogliamo essere ricchi dell'onestà, se esiste, e della capacità di essere onesti di coloro che ci ascoltano".