Roma, 3 gennaio 1997
PANNELLA E PALMA, SU ARLACCHI, LA "MORALITA' PROIBIZIONISTA", E IL REFERENDUM SULLA DROGA (PERCHE' C'E' ANCHE- ANCORA...-IL REFERENDUM)
"A D'ALEMA, A BERTINOTTI, A MANCONI, ALLA SINISTRA ESPERTA IN DIGRESSIONI, STORICHE E POLITICHE, DICIAMO: COMPAGNI O AVVERSARI...."
Dichiarazione di Marco Pannella, e Carmelo Palma (della Direzione del Cora-Coordinamento Radicale Antiproibizionista):
<Oggi, però, non è questo che conta: a cinque giorni da un giudizio che può far fuori il referendum sulla droga, espropriando 48 milioni di cittadini italiani del diritto di decidere su di una proposta concreta e ragionevole di legalizzazione (e, almeno, con assoluta sicurezza, 15 milioni di elettori della sinistra, di decidere "a favore"), il problema è quello di scongiurare che si "proibiscano" e aboliscano la legalità ed i diritti dei cittadini.Decidano D'Alema, Bertinotti, e Manconi (con il concorso dei loro esperti, dei loro "giuristi") se è ammissibile e conveniente politicamente una sentenza che impedirebbe di votare sul referendum, con le stesse motivazioni "politiche" con le quali la Consulta ha impedito che, per 10 anni, si votasse sul nucleare.
Tutto il resto, adesso, è semplice digressione.
E' il tempo di essere compagni o avversari.>>