Non ci sentiamo avanguardie rivoluzionarie che devono prendere il potere in nome e per conto del popolo (bue, aggiungo io), ma minoranze che parlano ad una maggioranza che abbiamo sperimentato piu' volte che e' d'accordo con le nostre proposte, perche' queste maggioranze trovino voce e, in modo nonviolento e democratico, divengano anche potere istituzionale. E' tutto li': e' la differenza tra libertario e autoritario, tra machiavellico e volteriano.

Comunque, a parte i richiami agli ideali storici e ai grandi riferimenti. Ti faccio una domanda: hai mai visto una rivoluzione come quella che tu auspichi riuscire ad ottenere risultati senza l'uso della violenza e della sopraffazione? Io no, ma in compenso ne ho visto tante altre finire nella merda totale, con risultati al contrario di quelli auspicati e promessi, e -ed e' qui il dato piu' importante- con tutti i rivoluzionari che facevano le talpe come tu auspichi, che si erano trasformati nei piu' insopportabili forcaioli e borghesi di merda tesi a difendere solo le loro acquisizioni (leggi anche privilegi) di potere rivoluzionario.

No, proprio non ci siamo. Ci basta Bertinotti, o se preferisci Rauti, e ci avanza.

Io sono con Pannella, per la rivoluzione libertaria. Dove tu possa andare, non lo so proprio. Non ti auguro buona fortuna, perche' la tua fortuna sarebbe un'ulteriore difficolta' per noi. Comunque potrai sempre firmare ai nostri tavoli, mandarci soldi e dialogare nei tuoi salotti pieni di talpe, in attesa dell'auto-esplosione del regime: ma attento, e' il metodo migliore per non accorgerti che, nel frattempo, il regime e' gia esploso, ma dentro di te.