tutto fa brodo, per carita', ma la qualita' del brodo e' poi quella che puo' essere.Alludo alle manifestazioni stile Maurizio Costanzo che verranno fate davanti alle sedi di alcune agenzie di viaggi.
Ne avevo gia' parlato in conf partito radicale, ma visto che il comunicato di Carmelo e' giunto anche qui, ne parliamo meglio in questo luogo piu' frequentato.
Noto con piacere (per gli organizzatori) che le citta' coinvolte sono 11, di cui cinque (Genova, La Spezia, Perugia, Napoli e Cagliari) dalle elezioni politiche ultime ad oggi non avevano mai fatto un'iniziativa di sostegno ai processi pannelliani (nonostante la petizione a livello nazionale) o non avevano mosso un dito (che si sia visto o sentito) per contrastare la campagna di disinformazione sui 20 referendum e la recente approvazione sul finanziamento pubblico ai partiti. Ci voleva lo spirito costanziano per risvegliarle? E comunque: buon risveglio.
Dopo i veleni veniamo al dunque.
Io sono contrario ai boicottaggi velleitari, demagogici e perdenti in partenza. Pannella aveva anche lui accennato a qualcosa del genere in occasione della processione del Ghio fratello al consiglio generale, ma sono convinto allora come oggi che avesse detto una cazzata.
Il problema non e' quello degli operatori turistici italiani e maldiviani che, volenti o nolenti e nonostante le dichiarazioni di buone intenzioni di non-boicotaggio fatte dal Palma, vengono coinvolti. Il problema e' quello dei governi italiano e maldiviano. Dei rapporti di forza che possono intercorrere tra queste due istituzioni. Non solo. Ma il problema centrale e' dell'incapacita' del Governo italiano di far valere il suo peso quando sono in gioco i diritti primari dei cittadini dello Stato che governa. Ve l'immaginate cosa avrebbero fatto gli Usa? Avete mai visto il funzionamento di un consolato Usa nel mondo nel difendere gli interessi e i diritti dei cittadini Usa? Credo che abbiate un'idea, anche grazie a qualche film. Ebbene i consolati italiani fanno schifo, a partire da quello competente per le Maldive, che e' quello dello Sri Lanka, con cui lo stesso pellegrino Ghio fratello dice di non essere mai riuscito a parlare.
Pensiamo di risolvere il problema di leggi liberticide delle Maldive in questo modo? Seghe. Il problema e' riportare a casa gli italiani e gli altri europei in galera per cio' che sappiamo. E andare davanti alle agenzie e' un bel giretto (poi mi dite quanta gente avrete trovato il 7 gennaio mattina che avra' letto i vostri volantini .....) ma non risolve e non smuove proprio niente. L'interlocutore non e' il turista italiano che va alle Maldive, come non lo sono gli operatori turistici di entrambi i due Paesi, ma interlocutore principale e' il Governo italiano, il ministro Dini in seconda battuta.
L'azione, quindi, andava fatta in modo molto duro nei confronti del Governo italiano. Ma su questo i proponenti della manifestazione non hanno voluto sentir ragioni, hanno deciso che e' cosi', punto e basta. Del resto fa molto piu' figo coinvolgere le vacanze esotiche che non -per fare un esempio semplice- andare ad occupare il consolato italiano nello Sri Lanka o il ministero degli Esteri in Italia.
Poi fra qualche giorno tutto sara' finito e nessuno si ricordera' di nulla, tranne le agenzie di viaggi che saranno incazzate con noi, dove non distingueranno molto per il sottile se era il Cora, o il Pr o i pannelliani nostrali. E le manifestazioni del 7 non smuoveranno di una virgola la situazione dei disgraziati in galera nell'isoletta.
Ragazzi, certe cose lasciamole fare a Maurizio Costanzo, e ogni tanto -magari anche accettando il confronto critico- ricordiamoci delle azioni dirette nonviolente che, nella nostra storia, pare abbiano dimostrato essere molto, ma proprio molto piu' efficaci.
Comunque, almeno avremo ridato gusto al volantinaggio e alle cartellonate per i desparecidos di cui sopra, sperando che lo continuino a fare anche per i processi Pannella, per il referendum droga ... cosi', solo per restare ai temi istituzionali del Cora sacrificato a Bruxelles.